Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

martedì 28 ottobre 2008

Pausa Svedese

Lo scorso fine settimana ci siamo concessi una piccola pausa svedese insieme ai miei cognati e a loro figlio.
Siamo partiti da Orio al Serio giovedì scorso alle nove e siamo arrivati a Stoccolma che era quasi mezzanotte.

La compagnia low cost che abbiamo scelto fa scalo ad un aeroporto secondario che dista dal centro della città circa 100 km. Arrivati stanchi e infreddoliti abbiamo seguito la coda e abbiamo fatto i biglietti per il bus che ci ha portato alla stazione centrale.

Il nostro Hotel era poco distante, ma col buio e il freddo ci abbiamo messo un po' prima di trovarlo. E devo dire che l'assenza di insegne chiare (un quadrato nero con su incisa una n bianca) non ci ha aiutato.

Il primo giorno, venerdì, ce lo siamo concesso per orientarci e cercare di capire che tipo di città è Stoccolma. Si estende per la maggior parte su isole collegate l'un l'altra con ponti. In effetti Stoccolma è la città dei ponti, un po' come Venezia, ma con un'atmosfera molto molto diversa.

La mattina abbiamo girellato per la città vecchia, Gamla Stan e siamo andati a vedere il Palazzo Reale e il cambio della guardia. Dopo aver constatato che quasi tutti i ristoranti del centro sono italiani, ci siamo sentiti un po' a casa, ma noi eravamo andati ad assaggiare le specialità del luogo, non gli spaghetti alla carbonara "swedsh style"..... alla fine affamati e infreddoliti ci siamo infilati in un ristorante che a nostro avviso poteva offrirci sia l'uno che l'altro. Mi sono ritrovata in un posto dove i pochi piatti cucinati erano italiani. I ragazzi hanno mangiato gli gnocchi di patate al pesto con una fetta di prosciutto di parma sopra. Che vergogna! Abbiamo deciso che i ristoranti dall'ora in poi li avremmo scelti io e mia cognata, dato che quello lo avevano scelto i mariti!

Il pomeriggio abbiamo scelto di fare il giro della città in battello. Abbiamo scoperto tante bellissime cose di questa città splendida e abbiamo potuto avere veramente una visione globale del luogo.

Dopo aver cenato, prestissimo, in un pub inglese che serviva anche cibo svedese, siamo tornati in albergo.

La mattina dopo abbiamo visitato il Museo del Vasa, un vascello del 1600. Pensate che questo vascello è affondato durante il primo viaggio in mare proprio nel porto di Stoccolma ed è stato  individuato e recuperato negli anni '60. Dopo averlo restaurato è stato messo a disposizione del grande pubblico, intero, e abbiamo potuto ammirarlo in tutta la sua maestosità.
Il colpo d'occhio è imponente, ti trovi catapultato indietro di quasi quattro secoli. La nave è bellissima ed è pressoché intatta! E poi è tutta intera! Si può vedere solo dal di fuori, ma immaginatevi di trovarvi davanti ad una nave ammiraglia della metà del 15° Secolo! E poi il museo espone non solamente la nave, ma uno studio antropologico e tafonomico dei resti di coloro che sono periti durante il naufragio, come vivevano, di cosa si nutrivano, se avevano avuto malattie. E poi hanno ricostruito le facce di due dei naufraghi, con l'aiuto del computer e soprattutto con tanto tanto impegno e studio. Il risultato è sorprendente.

Nel pomeriggio siamo andati a Junibacken, un museo-gioco dedicato ai personaggi della scrittrice svedese Astrid Lindgren, la "mamma" di Pippi Calzelunghe. Per noi grandi non è stato un granché, ma visto con gli occhi dei bambini è stata un'esperienza fantastica! Siamo arrivati e ci hanno fatto entrare in una specie di trenino che ad un  certo punto si è alzato e ha cominciato a volare sopra le ricostruzioni dei personaggi protagonisti dei racconti dell'autrice. Abbiamo incontrato la bambina che desiderava volare, Emil, il bambino pestifero che ha appeso la sorellina in cima all'albero della cuccagna e i due fratellini che hanno sfidato il drago! Poi abbiamo visto la casa di Pippi, Villa Villacolle e i bambini hanno giocato un po'. Dopo è iniziato uno spettacolo che purtroppo era in lingua svedese e i ragazzi si sono un po' annoiate, e siamo andati alla fine nel bosco dei mirtilli giganti, dove i bambini hanno terminato di giocare.

Stanchi e felici ci siamo recati in albergo e poi siamo andati a mangiare in un ristorante che la guida ci presentava come "Medievale" in perfetto stile medievale. Il ristorante c'era, l'ambientazione sicuramente era molto particolare, l'atmosfera medievale beh lasciava molto a desiderare. Tutto sommato non abbiamo mangiato male, a parte la mia zuppa di pesce che era quasi immangiabile, però siamo tornati nella città vecchia, che abbiamo subito amato alla follia!

L'ultimo giorno a Stoccolma, ci aspettavamo una giornata meravigliosa e invece....pioggia!!! Quindi niente museo di Skansen, museo etnografico all'aperto. E allora abbiamo esplorato i meandri del Palazzo reale e abbiamo fatto "Vita di Corte". Abbiamo visitato gli appartamenti reali, quelli degli ordini cavallereschi, avreste mai sospettato che Nelson Mandela fosse un membro dell'ordine dei serafini??? Ebbene, noi abbiamo visto il suo stemma, insieme a tutti quelli di molte personalità della politica e della cultura!
Poi abbiamo visitato il tesoro reale e infine il museo delle armi e delle carrozze. In questo museo i bambini hanno giocato a travestirsi e si sono improvvisati guerrieri, armati di spada di legno, elmo e paramenti, e mia figlia invece si è vestita da regina. Poi, mentre vedeva il fratello e il cugino che duellavano, si è spogliata e si è vestita anche lei da guerriero e hanno inneggiato tutti e tre a "Tutti per Uno, Uno per Tutti!!!".

E così si è terminata la nostra vacanza, molto breve e molto molto intensa. Vedere i bambini giocare felici è stato molto molto bello, ci ha fatto tornare bambini anche noi.

A volte vorremmo dare tante cose ai nostri bambini, ci sentiamo in colpa perché non possiamo essere sempre con loro e allora li riempiamo di roba, di cose anche costose, ma vedere i miei bambini giocare con una spada di legno o arrampicarsi sul tetto della casa di Pippi Calzelunghe , o cantare strofe da pirati visitando il Vasa,  mi ha fatto capire che hanno bisogno di amore ma che la loro fantasia è speciale e bisogna assolutamente preservarla e coltivarla. Magari qualche volta spengendo la televisione e leggendo un libro insieme. Questo non è solo un consiglio, ma un vero e proprio proposito per il futuro!

mercoledì 15 ottobre 2008

E adesso un po' di musica!

L'altra mattina non ho ascoltato il Ruggito del Coniglio andando al lavoro. Ero un po' malinconica e avevo bisogno di musica "amica". E allora ho messo il CD dei Coldplay, X&Y.
Penso che questo sia il CD più bello dei Coldplay, anche se ci sono diverse canzoni che adoro in Viva la Vida (l'ultimo) come la Title Track (Viva la Vida appunto) e Cemeteries of London. Pazzesche. Bellissime.
In questo CD che ho ascoltato c'è una canzone che amo profondamente.

Questa canzone l'hanno scritta per Johnny Cash, ma la sua prematura morte la fa diventare un tributo alla sua memoria e viene inserita nell'album come Ghost Track.
E' una canzone dolce e triste allo stesso tempo, che parla della morte ma anche della speranza, la speranza che alla fine qualcuno ci stia attendendo, e stia aspettando proprio noi.

Eccovela, ve la regalo. La voce calda e malinconica di Chris è accompagnata solamente da una chitarra, l'atmosfera è leggera e intensa.



'TIL KINGDOM COME


...One.....Two....
Steal my heart and hold my tongue
I feel my time, my time has come
Let me in, unlock the door
I never felt this way before

The weels just keep on turning
The drummer begins to drum
I don't know which way I'm going
I don't know which way I've come

Hold my head inside your hands
I need someone who understands
I need someone, someone who hears
For you I've waited all these years

For you I'd wait 'Til Kingdom Come
Until my day, my day is done
Say you'll come, and set me free
Just say you'll wait, you'll wait for me

In your tears and in your blood
In your fire and in your flood
I hear you laugh, I heard you sing
I would'nt change a single thing

The wheels just keep on turning
The drummer begins to drum
I don't know which way I'm going
I don't know  what I've become

For you I'd wait 'Til Kingdom Come
Until my day, my day is done
Say you'll come, and set me free
Just say you'll wait, you'll wait for me
Just say you'll wait, you'll wait for me
Just say you'll wait, you'll wait for me



E adesso la traduzione. Ho fatto tutto da me (quindi se mi infamerete comprenderò, ma considerate che sono un'atuodidatta non professionista.....), non perché mi reputi più brava, ma perché volevo davvero capirla, entrarci davvero dentro, e per far questo ho fatto la traduzione da sola. C'è un appunto sulla traduzione che troverete sul sito ufficiale italiano dei Coldplay. Ho tradotto "Kingdom Come" non con "Fine del mondo" ma con "Fine dei tempi". Questo modo di dire inglese ha sicuramente origini bibliche, infatti tradotto letteralmente significa "Il regno che verrà", ma in questo caso significa la fine della vita del protagonista, non la fine del mondo intero. In questi versi c'è il languore e il timore della vita che sta per spegnersi, momento dopo momento, time after time. E siccome si parla di tempo mi sembrava poco appropriato usare "Mondo", anche se facendo una considerazione, quando una persona muore, il suo mondo finisce con lui, quindi non sarebbe stato proprio errato. Diciamo che mi sono presa un "vezzo" stilistico.


FINO ALLA FINE DEI TEMPI

...Uno...Due...
Ruba il mio cuore e tieni stretta la mia lingua
Sento che il mio tempo, il mio tempo è arrivato
Fammi entrare, apri la porta
Non mi sono mai sentito così prima d'ora

Le ruote continuano a girare
Il batterista inizia a battere il tempo
Non so dove sto andando
Non so da dove sono venuto

Tieni la mia testa fra le tue mani
Ho bisogno di qualcuno che capisca
Ho bisogno di qualcuno che ascolti
Ti ho aspettato per tutti questi anni

Per te aspetterei fino alla fine dei tempi
Finché i miei giorni, i miei giorni non saranno compiuti
Dì che verrai e che mi renderai libero
Dì soltanto che aspetterai, che mi aspetterai

Nelle tue lacrime e nel tuo sangue
Nel tuo fuoco e nella tua piena
Ti ascolto ridere, ti ascoltavo cantare
Non cambierei nemmeno una sola cosa

Le ruote continuano a girare
Il batterista inizia a battere il tempo
Non so dove sto andando
Non so che cosa sono diventato


Per te aspetterei fino alla fine dei tempi
Finché i miei giorni, i miei giorni non saranno compiuti
Dì che verrai e che mi renderai libero
Dì soltanto che aspetterai, che mi aspetterai
Dì soltanto che aspetterai, che mi aspetterai
Dì soltanto che aspetterai, che mi aspetterai

venerdì 10 ottobre 2008

Sogni o....son desti??

Da un po' di tempo sogno. Faccio sogni carichi di significato, che alla fine si rivelano essere veri e propri balsami per l'anima.

Il primo l'ho fatto il 24 Aprile 2008. Dopo due anni e mezzo che è morto mio padre sono riuscita a sognarlo.
Dopo il grande dolore della perdita inprovvisa e inaspettata, mi sono resa conto che non sono riuscita a congedarmi con lui. Ci sono tante cose che avrei voluto dirgli e tante cose che avrei voluto sentirmi dire. Non si pensa mai che il tempo a volte sta per finire. E alla fine, insieme al dolore rimane il rimpianto, che forse è più dannoso e subdolo del dolore, che piano piano col tempo viene stemperato, un pochetto alla volta, goccia dopo goccia. Il rimpianto invece no. Rimane lì, duro e inflessibile. E lavora dentro, riesce a dilaniare il cuore e l'anima.

Dopo queste premesse, vi racconto il sogno che ho fatto allora, e che mi ha cambiato la vita.


Mi trovavo in un ristorante gestito da amici. Siamo molte persone e siamo lì per mangiare mozzarella. In effetti quello è un ristorante dove la specialità è la mozzarella.

E ad un certo punto il titolare mi fa andare nel cortile, sotto una tenda. Mi giro e mio padre è lì. Sta molto bene, è dimagrito ed è molto in forma. Il suo aspetto è curato, è vestito come si vestiva di solito, jeans e camicia, e mi sorride.


Io tremo dall'emozione e, esitando un po', mi avvicino a lui. Lui mi sorride e si avvicina e a questo punto lui mi abbraccia. Un abbraccio caldo, morbido, avvolgente. Mi dice tante cose, che purtroppo non ricordo, ma mi ricordo che nell'abbraccio ci sto bene, mi sento a casa. Poi iniziamo a parlare, come tante volte abbiamo fatto in passato. 


Poi ad un certo punto mi guarda molto seriamente e mi dice "Sono venuto perché devi sistemare le cose. E' necessario che tu sistemi tuto quanto, tua sorella non è in grado adesso di prendere decisioni, bisogna che tu la aiuti". In quel momento io so esattamente cosa è rimasto in sospeso e cosa possa averlo indotto a venire da me. Ci abbracciamo, lo rassicuro che avrei fatto tutto il possibile per sistemare ogni cosa rimasta in sospeso e che poteva stare tranquillo. Poi così com'è venuto se ne va.


Il mio amico mi chiede se stessi parlando con mio padre e io, meravigliata di quella domanda, gli rispondo di si. Lui mi dice che quel luogo è un luogo un po' magico, mi prende per mano e mi porta all'interno del ristorante, dopo aver attraversato varie sale, e mi mette davanti ad un muro. In mezzo a questo muro c'è una specie di spioncino.
Lui mi guarda e mi sorride e mi dice: "Guarda qui dentro", indicandomi lo spioncino.
Ma io ho paura, e non voglio guardare: " Ho paura, non voglio guardare". Dopo vari tentativi da parte sua alla fine mi faccio convincere e con riluttanza avvicino l'occhio allo spioncino.
Dall'altra parte c'è una bellissima sala biliardi, un po' fumosa, con tavoli da biliardo e tavoli da gioco. Mio padre è seduto ad un tavolino e gioca a carte con un suo amico, che io conosco e che purtroppo è mancato un anno prima di lui. L'atmosfera è serena e giocosa, tutti si divertono e si avverte una grande pace e tranquillità.


Il mio amico mi guarda e mi dice " Hai visto? Non c'è da aver paura! Lui sta bene ed è con i suoi amici. Non può accadergli più niente, devi stare tranquilla."
A questo punto mi sveglio. 

 

Devo ammettere: la mia vita è cambiata dopo quel sogno. Da quel momento faccio soltanto sogni "profetici" o dove analizzo certi miei comportamenti e me ne viene data la spiegazione. E qui arriva il secondo sogno.

 

Sono in una grande fattoria, sono andata a trovare la madre del mio amico sacerdote. Da notare che sua madre è scomparsa molti anni fa. Questa donna è molto anziana e malata e non può fare sforzi. Io sono lì sua ospite e mi sento in dovere di darle una mano. Lei in continuazione fa cose che non dovrebbe fare, sposta mobili, prende sulla schiena pacchi pesantissimi, va nella stalla e munge le mucche poi si carica i bidoni sulla schiena e li porta in un'altra stanza e quant'altro (da notare che il latte dei bidoni è rosa confetto, unica nota colorata di un sogno color seppia), e tante altre cose pazzesche. Alle folli e pericolose corse di questa donna io corro dietro in maniera forsennata e ogni volta le tolgo il lavoro facendolo io al suo posto. E lei sorride e ridacchia. Alla fine io, sfinita, le chiedo perché fa tutte quelle cose pericolose per la sua salute e la sua incolumità. E lei sorridendo mi risponde che è questo il mio dovere, e che lo devo fare senza sentirne la pesantezza, con allegria ed entusiasmo. Che non è lei che me lo chiede, e guarda suo figlio, che mi sorride e annuisce.

Devo dire che il mio amico ci parla spesso di sua madre, che era una persona buona e saggia ma tanto, tanto ostinata e caparbia.

 

E questo si traduce immediatamente nella mia vita reale: ultimamente sto correndo come una pazza cercando di fare tutto ciò che mi viene chiesto e sinceramente sono stanca. I miei doveri nei confronti della mia famiglia, dei miei suoceri, di mia madre, di mia sorella, dei miei amici, dei miei colleghi, mi pesano molto e ne sento il peso immane sulle mie spalle.


Mi sembra che tutti mi chiedano di fare cose, e io non voglio dire no a nessuno, e per questo a volte mi complico davvero la vita. In tutto questo ho anche la presunzione di fare tutto da me, di bastarmi e quindi di rifiutare l'aiuto che mi viene offerto, infilandomi sempre in situazioni grottesche e difficili (tipo essere in due luoghi contemporaneamente e altre amenità). Mi sembra che tutti mi chiedano l'impossibile, e nei loro confronti io mi sento molto inadeguata, perché non riesco a stare dietro a tutto, ma soprattutto mi pesa il dovere. Mi pesa il doverlo fare, mi pesano le ragioni. Non penso sia soltanto fatica la mia. Forse sono troppo egoista....non so.


Ma questa donna (o forse la mia coscienza) mi ha fatto capire che non devo lamentarmi. Che fa parte della mia vita, ed è questo il mio talento: aiutare le persone.

 

Da parte mia devo sforzarmi di non essere troppo egoista, e di non essere troppo indispensabile. E' bello sentirsi utili, ma a volte bisogna lasciare lo spazio anche agli altri. Che forse forse qualcuno mi voglia fare riflettere???

martedì 30 settembre 2008

La festa del mercoledì

Un mercoledì estivo come tanti, il rito estivo di ritrovarsi con gli amici per cenare insieme. Lo scenario un bellissimo giardino sulle colline fiorentine, di fianco all'antica Pieve.

La cena, mai frugale, anche se dovrebbe esserlo, è sempre la stessa eppure ogni volta diversa, noi la chiamiamo cena di condivisione. Ognuno porta qualcosa, c'è sempre abbondanza di tutto. Anche perché non si sa mai esattamente quante persone vengono. Tutti sanno che il mercoledì siamo lì, si arriva, ci si siede e si mangia ciò che si trova, condividendo con gli altri ciò che abbiamo portato.  E' un modo per sentirsi fratelli, per vivere insieme il consueto rito del pasto serale. Proprio come Lui ha sicuramente fatto tante volte, più di duemila anni fa, insieme ai suoi amici, la gioia intensa dello stare insieme, il piacere di gustare e condividere ciò che la provvidenza, che alla fine poi è sempre Lui, ci dona.

Questa è la festa, questo è il piacere puro di godere la compagnia l'uno dell'altro, con semplicità, in virtù di quell'amore che Lui ci ha svelato e insegnato.

Con questo sono quattro anni che ogni estate partecipo a questa festa, e ogni volta è una sorpresa, ogni volta riesco a cogliere suoni, colori, odori e sensazioni sempre nuove. Ogni volta è come se fosse la prima volta.

In realtà la "festa" c'è ogni mercoledì sera, sia d'estate che d'inverno, io però riesco a partecipare solo d'estate, quando sono più libera e  la stagione è al suo  massimo fulgore. L'aria tiepida, il cielo terso, il tramonto mozzafiato che ogni volta ci sconvolge, e poi il calare della sera,  quel velo che piano piano diventa sempre più scuro, e via via che si oscura appaiono piccoli punti di luce, piano piano appaiono, uno dieci, miloni, miliardi.... E poi la luna, a volte piccolissima,  a volte enorme, il faro principale che illumina le nostre serate è proprio lei.

La cena si svolge in giardino, ognuno di noi fa qualcosa, alla fine tutti fanno un po' di lavoro e si lascia molto spazio alle parole, ai sorrisi, alla sorpresa di veder apparire qualcuno che non ti aspetti, soprattutto agli abbracci. Si perché gli abbracci si sprecano, lassù tra le colline il mercoledì sera. E'  tutto un'intreccio di braccia, di mani, di sorrisi, di sguardi. Se ci guardate da lontano, senza conoscerci non credereste ai vostri occhi!

E poi ad un certo punto, tutto finisce, si sparecchia, si toglie tutto quanto, si lavano i piatti, si prepara il caffè.
L'atmosfera inizia a diventare febbrile, si sistemano le panche, si prende il tavolo e si mette sopra la tovaglia. Qualcuno arriva con le candele, le luci si smorzano, restano solo la luna, le stelle e le candele. L'illuminazione è perfetta.
Ad un certo punto arriva il Don, e chiede di fare silenzio. Il Silenzio è la parte più difficile, perché c'è sempre qualcosa da dire al vicino.

La Messa ha inizio. Il silenzio è palpabile, l'atmosfera inizia a diventare sempre più intensa, si canta, si ascolta, si partecipa tutti insieme. Si ha l'impressione ogni volta di assistere a qualcosa di molto più grande di noi.

Alla fine altri abbracci, altri saluti, qualcuno mangia ancora un pezzetto di dolce e poi a malincuore ci si saluta. Pronti a rivedersi la prossima settimana, e la prossima....e la prossima....e la prossima.......


martedì 23 settembre 2008

Premiata!!!

Valverde ha deciso di dare tre premi dico TRE a questo blog e alla sottoscritta. Troppo buona!!!

Veniamo ai Premi.

Il primo è il premio amicizia indissolubile, che dire sono lusingatissima, il filo che ci unisce è sottile ma molto, molto resistente cara Valverde, ti ringrazio ancora tantissimo!



















 



Quest'altro, sempre assegnato da Valverde è il premio "Blog Vitaminico", una bibita per l'anima. Devo dire che certe volte non sono proprio molto vitaminica, ma mi sforzo sempre di essere positiva, sono felice che i miei sforzi siano stati premiati!!!







Questo premio è il Premio "Arte Ponto Vida". Ricevendo questo premio bisogna descrivere quali sono le arti che amo e soprattutto perché ho deciso di aprire questo blog.
Amo un po' tutte le forme di arte, leggevo su un blog che qualcuno era andato a vedere una mostra in una galleria d'arte moderna, e c'era un armadio con dentro varie cose, e questo l'aveva colpito profondamente ed emozionato e aveva finito l'intervento chiedendosi se fosse arte. Qualcun'altro ha risposto scrivendo " Se ciò che hai visto ti ha fatto pensare, beh, FORSE è arte, ma se ti ha profondamente emozionato, beh, E' proprio arte!"
Penso che sia arte tutto ciò che riesce ad arrivare direttamente al cuore, può essere una canzone, una fotografia, un'illustrazione, un quadro, una statua, insomma, tutto. Anche se io prediligo da sempre la Musica, questa è la MIA forma d'arte. Amo tutta la musica, riesco a trovare la musica in tutto ciò che mi circonda. E' talmente tanta che difficilmente riuscirò a scoprirla tutta, ed è proprio questo che mi affascina. Un gruppo nuovo, un nuovo compositore, la scoperta di qualcosa che non ho mai ascoltato prima, nuovo o vecchio che sia, mi emoziona profondamente. Ascolto di tutto, musica classica, sinfonica, opera lirica, rock, jazz, fusion, il blues, il soul. Insomma mi piace quasi tutto ciò che è ascoltabile!!!

Questo blog nasce innanzitutto per cercare di fermare il tempo. Cercare di fermare sulla rete emozioni, sensazioni e pensieri che altrimenti svanirebbero nel nulla, rimanendo taciti per sempre. Non pretendo di fare grandi cose, ma desidero solamente cercare di segnare tutte quelle  tappe impercettibili, quei particolari apparentemente insignificanti, ma intrinsicamente pieni di valore e meritevoli di essere raccontati.

Le regole sono più o meno queste, le scrivo direttamente dal blog di Valverde:

Ritirare il Premio
Dedicargli un Post
Ricordare chi lo ha regalato
Riconsegnarlo a chi pensate che possa meritarlo e... perché no... Gradirlo!!!!

A questo punto cercherò di ridistribuirli tentando di dare una piccola descrizione del motivo dell'attribuzione. Non ridarò i premi a chi li ha già avuti, anche se li meritano tutti quanti!

Darò il premio a Cerly "Quattro Mori"  perché non è molto che ha aperto il suo blog e scrive delle cose bellissime e molto interessanti sulla Sardegna e sui tutto ciò che la riguarda.

Darò il premio a Sunshine Babybunny  perché la sua arte è talmente "alta" da trasparire interamente dalle pagine del suo blog.

Darò il premio a Engelsblick, Sguardo d'angelo   perché tutte le volte che la leggo mi emoziono profondamente

Darò il premio a Ilaria   perché le voglio bene e la stimo moltissimo, ciò che fa col suo blog è così grande e importante che vale tutti i premi del mondo!


Premiate e moltiplicatevi!!!!

mercoledì 10 settembre 2008

Saturno Contro

Non credevo che un film potesse essere così affine a ciò tutte le emozioni che ho provato negli ultimi anni, la malattia, la perdita di mio padre quasi tre anni fa, casini vari ed eventuali, sono stati molti dei punti di svolta della mia vita presente.


Improvvisamente, come un colpo allo stomaco, sono passata da un'adolescenza tardiva e senza pensieri ad una piena età adulta.


Ieri pomeriggio Ferzan Ozpetek, il regista di Saturno Contro, era alla trasmissione di Radio Due "Gli Spostati". I conduttori hanno fatto una bella intervista, l'ho sentita mentre tornavo a casa dal lavoro. E ho pensato, ma io Saturno Contro non l'ho visto. E' un film vecchio, pensavo mentre salivo le scale, bisogna che mi procuri il DVD in Videoteca.


Sono tornata a casa e mi sono dedicata alle faccende domestiche e alle pulizie. Ho acceso la televisione e ho fatto una giratina sui canali cinema di Sky, e trasmettevano proprio quel film. Mi sono detta: "E' un segno, lo devo vedere". E così ho fatto, tra un colpo di straccio e uno di ramazza.


All'inizio lo guardavo mentre sistemavo, spostavo il tavolo e il divano, ogni tanto mi affacciavo dalla cucina per vedere cosa stesse succedendo, via via che la trama si svolgeva mi prendeva sempre di più, coinvolgendomi l'anima il cuore e tutte le viscere. Sentimenti già conosciuti, sensazioni già vissute, la disperazione, la perdita, la malattia, tutte quante in un film. Mi sono commossa, mi è piaciuta molto la psicologia dei personaggi. Tutto il cast degli attori, da Ennio Fantastichini a Pier Francesco Favino, fino ad arrivare alla caposala, una incredibile Milena Vukotic, sono incredibilmente e assolutamente verosimili. Inutile dire che a un certo punto ho mollato le pulizie e ho finito per piangere come una disperata sul divano, senza finire di fare le pulizie, ma sapendo di aver visto un grande film. Ho provato una consolazione infinita, quando alla fine, nonostante tutto, gli amici si rendono conto di quanto è prezioso aversi l'un l'altro e si rendono conto di avere il dovere di andare avanti con la coscienza che non puoi impedire l'inevitabile.


Bellissimo.

venerdì 29 agosto 2008

Fine settimana

E anche il fine settimana è arrivato. Raggiungerò il mio bambino al mare e starò con lui fino a domenica. Saranno giorni pieni di coccole, e ce ne faremo tante da metterne via un po' per la settimana. Non vedo l'ora di riabbracciare il mio piccolo barbaro!


Ci rileggiamo lunedì.


 


BUON FINE SETTIMANA!

mercoledì 27 agosto 2008

Stanchezza

Questo periodo sono davvero stanca. Sto cominciando ad accusare la mancanza dei ragazzi, e le vacanze mi sembrano così lontane, e per giunta sono anche dovute finire prima.


Così mi trovo a fantasticare, di trovarmi su spiagge bianchissime, con mari cristallini dove non si capisce dove finisce il mare e dove inizia il cielo, accarezzata da brezze tiepide e profumate di fiori e di mare. Lasciarmi cullare tra le onde, in un abbraccio totale, un tutt'uno con l'acqua tiepida, come avvolta in una morbidissima coltre che riesce a coprire tutti i brutti pensieri, tutte le ansie, tutte le fatiche, tutte le malinconie.


Compagni di viaggio i miei sogni e le mie speranze:  sento che la vitalità si rinnova, goccia dopo goccia, essa rinasce ogni giorno, per rendermi pronta ad affrontare tutte le difficoltà che la vita mi pone dinanzi ogni giorno.


Mi rendo conto di essere in un periodo di transizione, non l'ho chiesto, mi ci sono trovata, e sento che è necessario scegliere, e queste scelte cambieranno totalmente il mio atteggiamento nei confronti della vita, soprattutto quella spirituale, e allora non si è né di qua né di là, né dentro né fuori. Mi sento sospesa nel vuoto, come se tutto il bene e tutto il male mi stia sopra e sotto e io lì nel mezzo. In attesa di fare un movimento, anche impercettibile, che mi porti o di sopra o di sotto. Ogni energia, ogni essenza è impegnata in questo estenuante e faticoso compito, superare la zona di non-vita e arrivare alla luce della vita, alla fonte dell'energia, perché non ne sia mai più priva.


Davanti a me c'è la sicurezza, la consapevolezza che non mi sarò mai più da sola, che il Padre mi accompagnerà per sempre, sarà sempre con me e io con Lui. Il desiderio di abbandonarmi a Lui è forte, ma certe volte le cose più semplici sono le più ardue. La nostra volontà ci impone a volte il contrario di ciò che il nostro istinto, guidato dallo Spirito, ci suggerisce difare. E' una lotta all'ultimo sangue, dove il più forte l'avrà vinta. Ed è una lotta dove il risultato non è scontato, può veramente accadere di tutto.


Dopo ci sarà la pace, la tranquillità: la vita scorrerà su altre acque,  che non è detto che debbano rimanere limpide e tranquille, e,  anche se diventeranno scure e agitate ci sarà sempre una zattera pronta a trasportarmi quando non sarò in grado di nuotare.


Oggi è una giornata un po' così.


 

lunedì 25 agosto 2008

Un po' di numeri

Ormai è un po' di tempo che esiste questo Blog e un po' di tempo fa ho deciso di avere un po' di informazioni sugli accessi. Giusto per capire a chi poteva interessare il blog e la loro provenienza. All'inizio non ci capivo granché, poi piano piano ho imparato a usaer il programma e ho scoperto cose molto interessanti.


In questo mese, dal 25 luglio al 25 agosto hanno visitato il blog 244 persone. Di queste 244 persone 234 provengono dall'Italia, 5 dal Belgio, 1  dalla Germania, 1 dalla Francia, 1 dall'Irlanda, 1 non si sa.


Queste persone hanno visualizzato 306 pagine e ben 204 sono nuovi  visitatori.


Sono veramente sorpresa di queste cifre, non pensavo che ciò che scrivo potesse interessare a tante persone, e soprattutto ho visto che un piccolo numero è spalmato su buona parte dell'Europa.


Non posso fare altro che ringraziare tutti gli amici vicini e lontani che hanno deciso di  transitare, apposta o per caso, da questo posto, siete i benvenuti!!!!

giovedì 21 agosto 2008

Piccolo resoconto

E' tanto che non scrivo, aspettavo di avere qualcosa di molto interessante da scrivere, e così ho perso molto tempo. Le cose interessanti e colte che cercavo non sono arrivate, così ho deciso di fare una piccola carrellata sugli ultimi avvenimenti.


Mia figlia grande è partita settimana scorsa con gli zii. Adesso si trova ad Auckland, New Zeland, proprio sotto i miei piedi ci sono i suoi piedi, è una sensazione strana pensare di averla proprio sotto di me. Il viaggio è stato organizzato dai miei cognati, che hanno un figlio della stessa età della mia, e tutte le vacanze di quest'anno sono state organizzate per poterle permettere di andare con loro. E' la prima volta che sto lontana da lei così tanto tempo, tornerà a metà settembre. Mi mancava già prima di partire. Prima di andare via abbiamo avuto la fortuna di poter stare una mezz'oretta soli noi tre, io lei e mio marito. E' stato così bello farle le raccomandazioni e abbracciarla, è stato molto intenso.


Delle vacanze ormai non è rimasto più niente, nemmeno i vestiti da stirare. Ho rovinato un paio di jeans con la resina degli abeti, dovrò sostituirli presto, erano i miei preferiti! E' bello andare in ferie quando tutti sono al lavoro, ed è meraviglioso avere le strade a tua disposizione, senza traffico, senza quasi nessuno in giro. E poi, con il piccino al mare dai nonni, ho potuto continuare a frequentare la parrocchia. Non so se verranno fuori cose interessanti, sinceramente lo spero tanto. Innanzitutto abbiamo un progetto una informativa per risparmiare sui libri di testo della scuola. Un collega di un nostro amico si è reso conto di non poter comprare i libri di testo (terza media) alla figlia, e lui ha lanciato l'idea di fare qualcosa. A me però una colletta è sembrata fine a sé stessa e stiamo maturando questa idea, ancora non sappiamo come si svilupperà, però ci stiamo pensando seriamente. Ed è moltissimo, in una piccola comunità come la nostra. Forse è davvero arrivato il momento in cui ci mettiamo davvero insieme per fare qualcosa di concreto. Chissà. Vedremo, da parte mia io ci metterò tutta la mia buona volontà.


Dopo questo periodo di frequentazione parrocchiale, ho realizzato una cosa: mi secca ammetterlo ma non posso farci niente: non riuscirò mai ad imparare a memoria il Magnificat. E' più forte di me, la prima frase arriva, le altre poi non arrivano. Bisognerà che mi metta d'impegno, mi sento in difficoltà, la mia testa si rifiuta categoricamente di ricordarsi.


Dopo la parrocchia le letture, in questo periodo mi sto cimentando in una lettura in lingua originale, sto leggendo la "Chute" di Albert Camus. Non è solamente il nome che mi piace dell'autore, ma è anche e soprattutto il suo stile narrativo, anche se questo libro è abbastanza difficile e il mio francese parecchio arrugginito. Bisognerà che organizzi presto un fine settimana a Parigi per rinfrescarlo un po', e magari incontrare l'amica Fanny per un café au lait a Montmartre....sarebbe bellissimo!!! Vediamo se si può organizzare la trasferta!!!  Comunque durante le vacanze e no ho finito "Il Campo del Vasaio", "L'eleganza del riccio", "Il maestro e margherita" sono andata avanti parecchio col libro  di teologia sui sacramenti e sto leggendo Camus. Forse rischierò di diventare troppo intelligente....naaaaaaaaaaaaaah ormai è tardi ciò che è stato è stato, posso solo tentare di limitare i danni!!!!


Infine la piscina sono andata la settimana scorsa e questa settimana in piscina con la mia amica, che è l'AMICA. Siamo state a mollo, tra saune e idromassaggi, tutto un pomeriggio e, poiché ci era piaciuto, abbiamo deciso di ripetere. E' bello ogni tanto uscire dalla solita routine e regalarsi un angolo di benessere. Alla fine però il risultato è sempre quello: è bello prendersi delle pause, però è bello anche tornare alla vita quotidiana. Da questa esperienza di pausa, che è coincisa anche con un viaggio di lavoro di mio marito, è scaturito che tutto sommato la vita che faccio mi va proprio bene. Ho riscoperto una spiritualità che credevo di non avere più, e questa mi ha portato a frequentare un bellissimo ambiente  (anche se saltuariamente e con molta difficoltà) fatto di persone, ognuna con la propria storia e la propria particolarità, e a nutrire sincero affetto per tutti quanti, la cosa più sorprendente è che avverto che anche loro nutrono affetto per me!


Stasera io e mio marito andremo al centro commerciale per prendere un regalo di compleanno per la mia splendida e pestifera nipotina che compie tre anni. Sabato andremo a trovarla al mare, e staremo tutto il giorno con mia mamma, mia sorella mio cognato e le mie due nipoti. Non vedo l'ora di riabbracciare tutti. Ho ferma intenzione di non lasciar passare più tanto tempo, di frequentarli di più. Questo è il buon proposito per il dopo-vacanze.

giovedì 24 luglio 2008

Vacanze in montagna

Ecco finalmente sono arrivate le tanto sospirate vacanze e quest'anno abbiamo deciso di disertare le solite mete marine per immergersi nella natura incontaminata  del Parco Nazionale dello Stelvio. Ci troviamo con l'allegra famigliola in Val di Rabbi, una valle laterale della Val di Sole.


Non so se riuscirò a scrivere molto in questo periodo, siamo impegnatissimi in passeggiate, trekking, arrampicate, gite fuori porta, degustazioni di prodotti tipici (ho già assaggiato cinque o sei tipi di strudel, il più buono quello con la cannella). E poi il latte appena munto! I bambini lo apprezzano tantissimo, se lo vanno a prendere da soli alla stalla in fondo alla discesa di casa nostra, e sono così felici di assaggiare il latte delle mucchine che vedono pascolare sotto le nostre finestre.


Il Parco è organizzato benissimo, ci sono un sacco di attività studiate apposta per i bambini, e i miei bimbi ci si sono buttati a pesce! Ieri sera siamo andati a sentire un signore, "l'Om delle Storie", a sentire le storie, le favole, le filastrocche, le tiritotere di questa meravigliosa valle, tutto quanto in un contesto spettacolare, un'antica segheria proprio sul fiume Rabbies, che scorre nella valle. Nonostante il freddo (c'erano 10 gradi) i bambini presenti non si sono persi un solo passaggio, sono  rimasti tutti col fiato sospeso per sapere cosa succedeva alla piccola Mumri!


I ragazzi sono meravigliosi, si divertono moltissimo, camminano tanto, proprio come i grandi, mangiano tantissimo e non li ho mai visti così felici. E' bella la montagna d'inverno, io e mia figlia siamo sciatrici provette (lei è bravissima io me la cavo), ma è tanto bella anche d'estate!!!


Se volete dare un'occhiata a questa meravigliosa Valle, potete dare un'occhiata a questo sito internet:


http://www.valdirabbi.com/


BUONE VACANZE A TUTTI!!!!!


 

martedì 15 luglio 2008

La mia vita senza latte


Ultimamente ho scoperto una cosa sconvolgente: sono diventata intollerante al latte. Il mio intestino non lo digerisce più.


Il latte è l'alimento per eccellenza, è confortante, nutriente, completo. E io dovrò farne a meno per un po' di tempo. Mi sono imposta di non berne per almeno 2 mesi.


Ma non è solamente il latte che mi fa male, è tutto ciò che è fatto col latte che devo eliminare: panna, formaggi freschi, yogurt, gelati, creme e dolci fatti col latte fresco.


Diciamo che d'estate, con il caldo, specialmente il pomeriggio un bel gelato, magari di gelateria, non confezionato è una cosa meravigliosa e dà sollievo al corpo e allo spirito. E io dovrò accontentarmi di ghiaccioli granite e sorbetti. Poteva capitare d'inverno? No!


E come se non bastasse, il colpo finale. Sapete dove l'allegra famigliola se ne andrà in vacanza la prossima settimana? In Montagna, precisamente in Trentino. Lì le mucche le fabbricano! E' la patria del latte e del formaggio. E io non posso che guardare e annusare.


Vabbé mi consolerò con i dolci meravigliosi, la polenta, le carni e le tagliatelle coi funghi e soprattutto lo strudel, lo fanno in tantissimi modi e sono intenzionata ad assaggiarli proprio tutti!!!

giovedì 10 luglio 2008

Inno alla Carità

Ho deciso di scrivere sul blog questo brano tratto dalla Prima lettera ai Corinzi di San Paolo. Prima di tutto perché mi piace, è un brano che leggo e rileggo, e poi perchè, anche se è stato scritto 2000 anni fa,  lo trovo di un'attualità sorprendente. Se ci fosse più carità questo mondo forse potrebbe essere leggermente migliore. Leggete meditando.


" Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità." 

mercoledì 25 giugno 2008

La memoria a volte fa brutti scherzi!

Sono distratta di natura. La distrazione deve essere stata inserita direttamente nel mio DNA molto prima della mia nascita. Esco di casa per andare a comprare il prosciutto, compro di tutto ma non il prosciutto. Lascio continuamente cose in giro, mi dimentico degli appuntamenti. Gli ombrelli che ho distribuito non li conto più. Vivo continuamente circondata da bigliettini, ricordati di fare questo, vai in questo posto, porta questa cosa a tizio. Se la 3M è in attivo è anche grazie alle quintalate di POST-IT che ho comprato e usato.


Fatta questa premessa veniamo all'antefatto: mi sono concessa il "lusso" di un fine settimana lungo, a causa della festività di San Giovanni, patrono di Firenze, e sono rimasta al mare con i miei bambini, mio nipote e i miei suoceri. Ieri martedì ho riportato a casa mio nipote perché giovedì deve andare dal dentista per tarare l'apparecchio per i denti.


Nel momento di andare via mia suocera mi da la macchinetta dicendomi di portarla via. Ho dovuto sbrigare qualche faccenduola e radunare la truppa per i saluti e....la macchinetta è rimasta al mare!!!!


Quindi, oggi dopo il lavoro mi sciropperò due ore di macchina all'andata e due al ritorno per recuperare l'apparecchietto del nipote. Ditemi se questa non è sfiga? Ditemi se devo davvero farmi una taratina al cervello o no? Devo intensificare i bigliettini? Devo fare ulteriori sforzi per non distrarmi e non dimenticarmi le cose?


Uffa!!!

mercoledì 18 giugno 2008

Finalmente soli

Beh si fa per dire!


La casa mi sembra così silenziosa, così vuota, cosi tranquilla. I bambini sono al mare con i nonni. Sono molto felici di stare con loro, e attendono sempre con ansia e felicità il fine settimana. Mi ricordo l'anno scorso quando erano in montagna. Ogni venerdì sera era una festa, un'accoglienza così calorosa che mi faceva passare in un attimo tutta la tristezza e la malinconia della settimana.


Diciamo pure che non mi struggo ogni momento, loro mi mancano immensamente come mi mancherebbe un piede o una mano, però cerco di compensare occupandomi di cose che altrimenti non potrei fare, innanzitutto riguardo alla casa, ho deciso di sistemare un po' di cose, cambiare disposizione di alcuni mobili, trovare il modo di aggiungere un letto vero per il piccino che ormai non entra più nel letto a cancellini, fare una bella ripulita di giocattoli, dato che con loro in casa devo fare attenzione a cosa buttare e cosa non buttare, loro terrebbero tutto!!!


Ieri ho appeso qualche quadro e montato le zanzariere in camera e in sala, poi devo sistemare alcune scatole di vestiti in garage e portare su in casa un paio di scatole di vestiti che mi ha dato mia cognata per il piccino, prima che arrivino i saldi, per decidere se ha bisogno di qualcosa oppure no. Il garage poi è una confusione totale, devo sistemare delle cose, gettarne altre, pensate che ho ancora gli sci a giro da quest'inverno!!!


E poi voglio leggere tutti quei libri che ho da tempo sul comodino e che non riesco a leggere, vorrei riuscire a vedere quei film che non sono riuscita a vedere quest'inverno, uscire con qualche amica, stare un po' con mio marito.


Naturalmente vado anche in ufficio, e sono sicura che se il tempo passerà più in fretta sarò ancora più felice di riabbracciare e di stare con i miei bambini il fine settimana.

lunedì 9 giugno 2008

E' state??

Questa stagione proprio non la capisco. Ci sono giornate a metà della settimana che sono bellissime, poi arriva il venerdì e il tempo inizia a guastarsi, il sabato inizia a piovere e la domenica non se ne parla nemmeno.


Abbiamo iniziato le transumanze estive, anche se un po' in anticipo, verso la familiar-magione marina, qui in Toscana, con i soliti compagni di avventura, i miei suoceri e i miei cognati. Quest'anno mio suocero proprio in montagna non può andare per motivi di salute e allora ha dovuto capitolare: Mare!


A lui non piace il mare, ma a mia suocera si. Mia suocera ha vissuto buona parte della sua vita a diretto contatto con il mare, suo padre faceva il pescatore,e ne ha sempre avuto una grande nostalgia. Nostalgia del colore, del profumo, del rumore che fanno le onde frangendosi sulla riva. E' come se le mancasse un pezzo di sé. Sono felice che lei possa ritrovare per qualche mese l'elemento che forse la riporterà per qualche istante a casa sua, indietro, nel passato.


Io ritroverò un po' di tempo durante la settimana, il mio tempo, per me stessa, per tutte quelle persone che durante l'inverno, a causa di tutti gli impegni familiari, non posso vedere o sentire, soprattutto quelle lontano, alle quali telefono poco. Certe volte sentire persone che amo al telefono mi rende immensamente felice, ma mi rende anche molto triste. Il pensiero va subito alla volta precedente in cui ci siamo viste, e subito è nostalgia per il prossimo incontro. Mi riferisco soprattutto alle amiche sparse per l'Italia, complice  il forum, ma anche a quelle "forumiere" che abitano nella mia stessa città. E quest'anno non andremo in vacanza con il solito gruppo, quindi mi riferisco anche a tutti i miei amici. Ci siamo resi conto che  sono cambiate molte esigenze, moltissime cose, già l'anno scorso è stato difficile organizzare le vacanze tutti insieme, quest'anno poi è stato impossibile.  Mi rendo conto che l'amore e l'affetto hanno bisogno di essere alimentati, e io approfitterò di queste settimane per attizzarne un po' il fuoco.


Ricominceranno le incursioni in parrocchia. Gli amici lassù sanno  che prima di tutto viene la mia famiglia, e quando posso partecipare alla vita della comunità parrocchiale mi accolgono sempre a braccia aperte e con un grande sorriso. Hanno grandi braccia e spalle robuste, ci si sostiene a vicenda nel bisogno e anche no, anche solamente per la gioia di vedersi.


E poi la lettura. Ho intenzione di leggere tutti quei libri che campeggiano sul mio comodino da molti mesi ormai. Ne avrei subito da sostituire con nuovi, ma adesso si sta arrivando ad un punto di saturazione tale che dovrei fare un'altra scatola di libri per riporli nel garage, in attesa di essere collocati nella nuova casa.


Tanti progetti per questa estate che non vuole decollare, che ci fa sospirare ogni raggio di sole. Sapendo poi che quando arriverà ci rimangeremo tutto, anzi, malediremo il caldo e il sole con tutti i disagi che porterà. Per ora io penso a tutti quelle persone che vivono di vacanza, agli operatori turistici, ai gestori dei bagni, dei campeggi, dei ristoranti nei luoghi di villeggiatura. Per loro inizia già in maniera difficile la stagione. Speriamo che il tempo sia clemente con loro e permetta anche a loro di guadagnarsi da vivere.

giovedì 5 giugno 2008

Lettera ad un amico

Ho deciso di scrivere per pura vigliaccheria, non ho la forza di parlare di persona, anche perché ho l’impressione che non ci sia molto da dire.


Ho comunque nel cuore alcune cose  e spero che nessuno si offenda, non è mia intenzione salire in cattedra e insegnare a vivere a nessuno, io per prima sono alla ricerca continua di una misura giusta ed equa per vivere in pace con me stessa.

In questo momento sento il bisogno di mettere a disposizione il mio piccolo pezzetto di esperienza di vita a tua moglie, ho avuto l’impressione che lei abbia vissuto fino ad ora in una dimensione che non era la tua, le vostre essenze si sono sfiorate ma non si sono mai fuse veramente. In questo momento lei si sta rendendo realmente conto di cosa  hai rappresentato e tutt’ora rappresenti per lei, rammaricandosi forse di non averlo capito prima o di non avertelo fatto capire. E’ proprio vero ciò che diceva quella canzone di tanti anni fa…..l’amore lo conosci quando lo perdi.


Passerà, passa sempre tutto. Il tempo è una grande lima e lei è una donna forte. Dovrà occuparsi di tutta quella parte di vita, non solo materiale, che ha rifuggito un po’ per paura, un po’ perché in fondo lei non ha molta fiducia nelle sue possibilità. Forse non se ne rende conto, ma la ha un potenziale grandissimo e, purtroppo, ha avuto la sfortuna di incontrare nella sua vita tante persone che non l’hanno mai valorizzata abbastanza e non parlo di te. Mi riferisco a quei personaggi che avrebbero potuto e dovuto sostenerla contribuento così a farle avere un po' più di autostima. Penso comunque che in questi pochi giorni abbia già fatto molta strada, si sta facendo tante domande e  prima o poi troverà le risposte.


Forse questa volta riusciremo davvero ad abbattere quelle barriere e quei muri invisibili che non ci hanno mai permesso di essere veramente amiche. 


In questo momento tu sei il più forte, il più determinato, il più deciso, o almeno così pare. Non è facile prendere la propria vita tra le mani e decidere di cambiarla, è molto più facile lasciarsi vivere e subire gli eventi.


Quando sei esasperato dici cose che non avresti mai voluto dire e compi atti che non avresti mai pensato di poter fare. Cerca di essere obiettivo e continua a porti le domande che ti sei posto, magari la risposta che hai dato per prima non è quella che alla fine ti saresti voluto dare. Datti tempo per realizzare a freddo le tue scelte, senza che il vortice delle emozioni, la rabbia, la frustrazione, la sensazione di aver sprecato la tua vita possano farti vedere le cose distorte. Quando sei tranquillo riesci a vedere le cose sotto più punti di vista.


In tutto questo marasma mi sono chiesta se ho fatto abbastanza, se vi sono stata vicina come voi lo siete stati con me nel momento del dolore e della disperazione. Siamo sempre tutti quanti così presi dalle nostre vite, dai nostri impegni e perdiamo di vista ciò che dovrebbe essere essenziale, l’amicizia. L’amore fraterno tra persone che si considerano amici e che, oltre che aiutarsi a vicenda, dovrebbero condividere gioie e dolori. Forse c’era questa voglia di condivisione, ma secondo me siamo stati tutti quanti troppo pigri per poterla portare a termine, io per prima.


Ad un certo punto ci si rende conto di essere grandi, di non essere più ragazzini, e questo ci fa immensamente paura. Si vorrebbero avere punti di riferimento ma invece non ci rendiamo conto di esserlo diventati a nostra volta, e ciò ci procura un ulteriore pesante fardello da portare.


Siate famiglia anche se non lo sarete più. Cercate di non usare vostro figlio come merce di scambio per poter ottenere cose o benefici ma soprattutto quella predominanza sull’altro che alla fine porta solo dolore. Sinceramente ho sempre la speranza che le cose tra di voi  si possano sistemare. Ho la speranza che questo percorso doloroso possa permettervi davvero di mettere a nudo i vostri sentimenti, di mostrarvi  come siete in realtà, con tutte le fragilità, le ferite e i lati oscuri che sono propri di ogni essere umano.


Tutto il tempo vissuto è prezioso, tutte le esperienze sono utili, ogni cosa ha contribuito e contribuisce in continuazione a fare in modo che voi possiate essere le persone che siete. Non dovete mai rinnegare nemmeno un istante di ciò che avete vissuto: siete voi stessi grazie soprattutto alle vostre esperienze .“Stranamente” si cresce di più dal dolore e dalla sofferenza che dal benessere e dalla stabilità.


E adesso la parte conclusiva di questa lunga lettera, scusate tanto se mi sono dilungata troppo.


Non posso far altro che pregare per voi, qualunque sia la vostra decisione, che il Signore vi accompagni e vi prenda per mano in questo momento difficile. Lui sicuramente saprà mostrarvi la strada giusta, che non è mai quella tranquilla e in pianura, ma spesso è quella che si inerpica sulla cima della montagna ed è intricata e difficile da percorrere. La vita è difficile e viverla fino in fondo necessita di una buona dose di coraggio e incoscienza. Vi auguro di fare buona scorta di tutte e due le cose.


Vi ricordo, e per me è molto importante,  che voglio bene a tutti e due, anzi a tutti e tre, e vi chiedo perdono per tutte le mie mancanze.


Vi sarò sempre vicina nonostante tutto, naturalmente insieme a tutta la mia famiglia.

mercoledì 4 giugno 2008

Il Meme di Valverde

Nei giorni scorsi sono stata invitata da Valverde a partecipare a un Meme. Si devono scrivere e commentare sei cose che ami fare.


Invito a partecipare a questo meme Quattromori, Mela e la Gabibba .


1  SCRIVERE


E' una cosa che sto imparando a fare piano piano. E' come quando si apre una breccia in una diga, all'inizio escono solo poche gocce d'acqua, poi la pressione fa in modo che la crepa piano piano diventi sempre più grande e l'acqua, come le parole, escono con una forza che non avrei mai sospettato e si compongono magicamente in qualcosa di sensato, bello, soddisfacente. Sempre comunque a mio parere, che è parere di parte e non oggettivo. Quando scrivo qualcosa che per me è importante riesco ad entrare in uno stato mentale particolare, quasi come se mi trovassi sollevata da terra, in un luogo magico, senza tempo, dove esistono solamente le parole e le mie emozioni.


2 CUCINARE


Non ho molto tempo per farlo, ma io amo cucinare. Mi piace provare e sperimentare sapori e gusti nuovi. Purtroppo ultimamente non ho potuto fare molte cose soprattutto perché i miei bambini non amano certi gusti e certi cibi e mi ritroverei alla fine a preparare due o tre cene, quindi ho smesso. Ultimamente però sto cercando di proporre loro cose differenti, gustose e appetitose. E vedo che loro apprezzano molto.


3 LEGGERE


Ho scoperto di essere una lettrice compulsiva. Ho sempre con me qualcosa da leggere. Ancora mi chiedo come mai, ho una vita piuttosto normale, non mi capita mai di avere tempi morti per poter leggere, tra lavoro, casa, impegni miei e dei bambini. E invece il libriccino, il manoscritto, quando sono proprio alla frutta mi porto dietro il Sudoku (altra passione scoperta da pochissimo) sono sempre da qualche parte nella mia borsa. Mi piace la sensazione che un libro ti da, sei sempre in qualche posto interessante, dentro a qualche storia emozionante. I libri sono emozioni, conoscenza, voglia di vivere, amare, crescere. Non riuscirei mai a fare a meno di un libro.


4 ASCOLTARE MUSICA


Sono una musicista mancata, e come tutti i musicisti "falliti" adoro ascoltare musica. Tutta la musica possibile, a parte pochissimi generi, come il cold jazz e polifonia, insomma quella musica dove non si riesce a intuire la melodia. Per i miei orecchi sono suoni messi lì a caso e sinceramente non mi piace.  Mi ritrovo ad ascoltare musica rock tipo Metallica e subito dopo magari ascoltare i Concerti Bradenburghesi di Bach. Oppure ascoltare il Rigoletto di Verdi e subito dopo Robbie Williams o Celentano. Mi piace ascoltarla la musica, cantarla, vorrei anche suonarla ma non sono capace purtroppo. Chissà che l'anno prossimo non inizi ad imparare a suonare uno strumento musicale, magari potrei iniziare con la chitarra....


5 VIAGGIARE


Negli ultimi anni ho inziato a viaggiare, complici i miei cognati e i miei suoceri, sono stata coinvolta in un giro di viaggi incredibile. Tutti gli anni si organizza una gita, quest'anno è toccato alla Giamaica, l'anno scorso le Maldive, l'anno prima Cuba. E tutte e tre le volte mi sono ritrovata a fare  un doppio viaggio, uno esterno, dove ho visto e conosciuto culture e modi di vita differenti dal nostro, uno interno, introspettivo, nel quale mi ritrovavo a scoprire delle cose di me stessa che non avrei mai sospettato. Questa duplicità del viaggio da una parte mi sconvolge, ma dall'altra parte mi affascina, vorrei sapere tanto di più e sul paese nel quale alla fine mi trovo ma anche e soprattutto  conoscere quella parte di me che non riesco ad esprimere razionalmente.


6 NUOTARE


Adoro l'acqua, penso che sia davvero il mio elemento naturale. Mi trovo bene nell'acqua, mi muovo agevolmente, mi sento in pace col mondo e con Dio quando sono nell'acqua. L'acqua è un elemento confortante, avvolgente: ti sostiene quando ti lasci andare, come se qualcuno più grande di te ti predesse in braccio quando non hai più energie. E' un po' tornare bambini: un viaggio all'indietro lungo lo spazio di una nuotata.

martedì 27 maggio 2008

Finalmente abbiamo "Comunicato"

Finalmente è tutto finito. La prima comunione di mia figlia ha avuto luogo, non senza intoppi e imprevisti!Dopo la follia delle settimane precedenti i prossimi impegni (feste di fine scuola, saggi di musica, etc.) non mi destano preoccupazioni, anzi!!


Tutto è iniziato giovedì passato, quando ho scoperto che la bimba aveva quasi 40 di febbre!!! Dopo averla portata dal medico, che le ha diagnosticato una tonsillite virale, quindi niente cena con la cugina, ma soprattutto niente Ritiro Pre-Comunione. Sono andata di corsa dal "Don" che come al solito mi ha tranquillizzato chiedendomi di portarglela il mercoledì successivo, se si era rimessa del tutto. Risultato lei è stata assente da scuola tutta la settimana e io sono rimasta con l'ansia che non si rimettesse e tremavo ad ogni colpo di tosse! Tra una corsa e l'altra è arrivato il sabato. La mattina siamo andati dal parrucchiere, poi al supermercato a comprare le ultime cose fresche per il rinfresco Post-Comunione e infine, verso le quattro ci siamo avviati verso la Chiesa.


Inutile dire che c'era un traffico pazzesco e siamo arrivati in leggero ritardo!! Lei corre dai suoi compagni e noi rimaniamo fuori ad attendere la fine del Matrimonio che c 'era prima della Funzione.


La Messa è stata bellissima, il Don ha voluto i bambini accanto a sé, si è rivolto a loro, ed è stato esclusivamente loro per tutta la Messa. Mi sono emozionata tantissimo, anche se non ho versato lacrime per fortuna!


E poi il delirio. Era stato organizzato - o disorganizzato, rende leggermente meglio l'idea - un rinfresco dove ognuno poteva invitare poche persone, essendo la Canonica non immensa, e tutti dovevano portare qualcosa. I due gruppi di catechismo non si erano mai incontrati prima e allora è venuto fuori una cosa grottesca, il nostro gruppo aveva in mente una rinfresco a buffet in piedi fuori in giardino, loro invece una cena tradizionale a sedere nei locali della Casa Canonica. C'erano gruppi che migravano da una stanza all'altra che lasciava il nulla dopo il loro passaggio, una cosa folle, sembrava di essere dentro una comica di Ridolini!!  Mi sono divertita tantissimo davvero!!


Il giorno dopo invece la nostra festa, nel pomeriggio. Di buon mattino tutti e 4, noi e i ragazzi, siamo andati a sistemare la stanza, poi all'ora di pranzo ci siamo andati a cambiare e siamo tornati lì per accogliere gli ospiti. Ci siamo divertiti tantissimo e abbiamo rivisto amici che non vedevamo da tanto tanto tempo e per l'occasione sono venuti a trovarci anche i parenti che abitano lontano ! I bambini si sono divertiti moltissimo, mio cognato aveva noleggiato due "gonfiabili" per i bambini, e devo dire che questo li ha tenuti occupati per tutto il tempo,permettendo a noi di concentrarsi sulle persone. Si sono divertiti tuttituttitutti, grandi e piccini, e abbiamo raccolto delle offerte per un'amica che gestisce una Casa Famiglia.


Penso che mi ricorderò questo fine settimana per tutta la vita, ancora sto analizzando le emozioni che ho provato, che sono state tantissime e molteplici: la sorpresa dei bambini, bellissimi, tutti pronti e preparati per l'occasione, le parole semplici ed efficaci del "Don", il suo sguardo buono, la felicità di tutti i parenti che è stata contagiosa, la tristezza della mancanza del mio babbo che ho sentito profonda nella mia anima, la gioia di rivedere i parenti lontani, che sono venuti tutti quanti, sia quelli miei che quelli di mio marito.


Il prossimo fine settimana saremo al mare a riposarci, penso proprio che ce lo meritiamo!!!

mercoledì 21 maggio 2008

Dedicato a mio marito

Oggi voglio scrivere solo poche righe per lui, che mi sopporta e mi supporta anche se a volte sono veramente molto troppo difficile da gestire.








Sei il raggio di sole che filtra attraverso le nuvole,



Sei il vento del nord che spazzi via le mie nuvole nere,



Sei la mia forza e la mia debolezza,



Sei la mia gioia e la mia serenità

lunedì 19 maggio 2008

Informazione!

Sono riuscita a scrivere il racconto del mio viaggio in Giamaica sull'altro blog http://viaggiatricepercaso.splinder.com se vi va fateci un salto!

lunedì 12 maggio 2008

Ritorno alla realtà

Eccomi qui, tornata subito alla realtà schizofrenica della mia vita, che amo e adoro ma vorrei fosse soltanto un pochino più lenta. Si sa però che la lentezza non è dei nostri giorni, quindi si corre! Dopo una settimana passata a stirare, lavare, sistemare mettere a posto, abbiamo iniziato a fare i piani per la comunione della piccola. Tra due settimane ci sarà la cerimonia, alla nostra piccola parrocchietta collinare e dobbiamo praticamente fare tutto! Oltretutto abbiamo dovuto prendere le chiavi della casa al mare, vicino a Follonica, dove i suoceri e i bambini (tutti e tre, pure quello di mia cognata) trascorreranno gran parte del periodo estivo. E poi salutare e dare i regalini a mia sorella e famiglia e alla mamma! Ne è venuto fuori un fine settimana di viaggi niente male, caotico ma divertente!!


Sabato sera dopo molto tempo che non lo mangiavo, ho mangiato il Cacciucco, zuppa di pesce alla livornese, con crostini di pane agliato...che dire, una meraviglia! Poi la passeggiata sul lungomare e la notte passata con tutti e tre i bimbi, dato che mio nipote ha voluto dormire con noi.


La domenica poi a pranzo da mia sorella abbiamo mangiato, abbiamo riso, ho portato tutti i regalini che avevo comprato per loro, abbiamo visto la partita e trepidato fino all'ultimo momento, fortunatamente la Fiorentina ha vinto, abbiamo riso alle voci di mio cognato e gli amici che stanno nel palazzo di fronte, insomma abbiamo fatto il pieno di allegria.


Poi nel pomeriggio la Messa in Parrocchia, l'ultimo incontro di catechismo col nostro gruppo prima della comunione e cena in canonica. Ieri pomeriggio il "Don" era particolarmente ispirato, ci ha spiegato la Pentecoste con una semplicità e una profondità che non credevo fosse possibile. Ha fatto suonare le corde della mia anima come un'arpista suona la sua arpa.


Per noi i fine settimana ordinari non esistono, non in questo periodo almeno!!!!


Quanto prima scriverò il resoconto del viaggio in Giamaica sull'altro blog, viaggiatrice per caso.

martedì 22 aprile 2008

Fervono i Preparativi

Questo è un periodo un po' concitato e frettoloso, e il tempo atmosferico purtroppo contribuisce a rendere questo periodo meno rilassato, piove sempre, con tutti i problemi che ciò comporta, traffico, confusione, strade bagnate, il campo dietro casa dove si parcheggia la macchina che è un lago...


Domenica scorsa c'è stata una lezione speciale di catechismo in Parrocchia, in preparazone del ritiro genitori-figli che ci sarà il 25 Aprile, il nostro piccolo gruppo di bambini si è incontrato con l'altro gruppo di bambini che passeranno a Comunione quest'anno. I due gruppi sono separati e loro non si erano mai incontrati. Devo dire che i bambini si sono ben amalgamati e  hanno subito iniziato a giocare insieme, poi c'è stata la lezione del Parroco, e dopo la lezione si sono subito rimessi a giocare in giardino.


Nell'altra stanza invece si teneva la riunione dei genitori per prendere alcune importanti decisioni a proposito della cerimonia, del dopo cerimonia, delle questioni pratico-gastronomiche del giorno del ritiro...insomma....bisognerebbe prendere esempio dai bambini, c'è stata una gran confusione, non c'era nessuno che fosse d'accordo con gli altri, abbiamo dovuto trovare molti compromessi, alla fine ce l'abbiamo fatta! Io e mio marito siamo rimasti allibiti dalla scarsa disponibilità delle persone......


Domenica prossima il 27 Aprile la mia famiglia insieme con i miei cognati e i miei suoceri andiamo a fare un viaggetto! Quest'anno si va in Jamaica!!! Quindi devo preparare tutte le valige, i vestiti, le medicine, tutti i necessaire per il viaggio, varie ed eventuali!


E per finire, mio marito è fuori per lavoro fino a domani sera, oggi pomeriggio ho riunione a scuola del piccolo, domani pomeriggio ho riunione a scuola della bimba.


Spero di uscirne sana e con tutti i pezzi!!!!


 


 

domenica 13 aprile 2008

Premio D eci e Lode a......


Voglio Assegnare il premio D eci e Lode al Gabbiano .


Con la seguente motivazione:


"Mi è piaciuta tanto l'iniziativa del "Piedi Bus", già questo il premio lo vale tutto. Ma soprattutto perché vorrei che scrivesse di più, mi piacciono molto i suoi punti di vista!!!"


 

martedì 8 aprile 2008

Un tuffo nel passato

Un paio di mesi fa ricevo una telefonata. Ero indaffaratissima, preparare la cena, cercare di contenere l'esuberanza del piccolo, convincere la bimba a fare i compiti, insomma solite storie. Questa voce femminile dice qualcosa a proposito delle elementari, e , dato che avevo sentito a scuola della bimba che forse ci sarebbe stata una cena, ho cercato di chiudere la telefonata con garbo e cortesia, dato che non mi interessava molto partecipare. Ad un certo punto la voce al telefono mi grida " Martaaaaa!!! Ma non mi hai riconosciuto??!!!" E io candidamente rispondo "Non sei la mamma del bimbo X della classe della mia figliola???!" " E la voce a questo punto si svela: Era la mia amica Barbara. La mia migliore amica ai tempi delle elementari e delle medie. Io e lei eravamo inseparabili, ci volevamo bene e ci aiutavamo in tutto e per tutto. Giravamo per il nostro paese in lungo e in largo, a piedi e in bicicletta. Spesso andavamo in collina, sono rimaste epiche le nostre pedalate, ho girato tutti i dintori e visto tutti gli anfratti segreti del meraviglioso paesaggio che circonda il nostro paese.


Come in stato di trance riesco a capire che mi stava proponendo una cena per rivedersi, per rivedere tutti i compagni delle scuole elementari. Le persone che avevano condiviso le mie prime esperienze, le prime sofferenze, le prime gioie. Dopo la prima titubanza accetto con entusiasmo!!!


Sono sempre molto perplessa quando propongono queste cose, so che il passato è passato e spesso non mi va di ripercorrere strade e sentieri che ho già percorso, ma la curiosità era tanta.....vedere in cosa ci siamo trasformati in tutti questi anni, vedere le persone adulte associate a quelle facce che ancora conserviamo nella memoria, quelle facce piccoline e pulite diventate grandi.


E il giorno è arrivato, venerdì scorso si è svolta la cena, nei locali della nostra ex scuola ora divenuta un centro della Caritas. Si, perché la scuola che frequentavamo noi era una scuola gestita da suore, le Suore Carmelitane di S. Teresa.


M sono venute in mente molte situazioni difficili e a volte grottesche avenute in quei luoghi e in quegli anni, che allora non facevano più specie di tanto, ma  che adesso farebbero scatenare assistenti sociali, giudici e avvocati, ma noi le abbiamo vissute e siamo sopravvissuti. Avevamo solo il nostro piccolo buon senso che ci aiutava a sopravvivere e ne abbiamo avuto bendonde.  E siamo diventati tutti delle gran belle persone, molti sposati e con prole, alcuni single, ma tutti quanti allegri e con tanta tanta voglia di vivere e di rivedersi. Io e la mia amica Barbara abbiamo scoperto di avere una cosa in comune, siamo sposate con il nostro primo ragazzo, tutte e due da 26 anni!!!!


Il fiume dei ricordi, che era contenuto dentro di me  come da una chiusa, al momento in cui si è liberato ha iniziato a scorrere impetuoso e forte e a travolgere tutto e tutti. Si sentivano tante voci che, ridendo, dicevano "Ti ricordi quando è successo questo?" "Ti ricordi quando abbiamo fatto quest'altro?". In molti avevano portato le fotografie. Il gioco era riconoscere le persone dalla loro foto da bambini, e ci siamo resi conto che tutto sommato siamo proprio quasi uguali ad allora, solo più grandi.


Il cibo, essenziale, ha fatto da contorno, la serata era tutta concentrata sugli abbracci le risa e qualche lacrimuccia fugace asciugata velocemente. E poi le chiacchiere, quante chiacchiere! Si cercava di raccontare tutta la nostra vita in quelle poche ore che ci separavano dalla fine della serata, come se tutti avessimo l'impressione che si trattasse di un'occasione unica ed irripetibile.


Un pensiero  speciale, l'ultimo di questa pagina,  va ai due compagni che non hanno potuto essere con noi, il destino ha voluto interrompere il loro cammino, ma con il pensiero li abbiamo accolti e abbracciati, e il loro ricordo ce li ha fatti incontrare di nuovo, anche se in un'altra dimensione.


Ci siamo lasciati con la promessa di rivederci, a scadenza fissa, per non perdersi più. E spero e mi auguro che davvero sia così.

martedì 1 aprile 2008

Da Gallarate: il Piedibus

Ho ricevuto questa niùs dal Gabbiano e la propongo volentieri a tutti voi. A Gallarate hanno pensato di organizzare il "Piedibus". I bambini di alcune scuole elementari vanno a scuola a piedi, in cordata, il tutto organizzato da genitori/accompagnatori. Potete vedere meglio  visitando questo sito internet:



http://nogaspass.blogspot.com/


La trovo un'iniziativa simpatica e geniale, i bambini stanno tutti insieme e si divertono e allo stesso tempo si diminuisce il traffico nei pressi della scuola elementare che, se la situazione è come alla scuola elementare di mia figlia, è intasato e congestionato.


Bravissimo Gabbiano!!! ComplimentONI!!

mercoledì 26 marzo 2008

E finalmente le Terme!

Non sapevo di preciso dove mi avrebbero portato, è stata una sorpresa fino all'ultimo momento. Il fine settimana di Pasqua l'ho trascorso con la mia famiglia, i miei suoceri i miei cognati e i bambini (i miei due e uno loro) ad un centro termale della Slovenia molto a nord, quasi in Austria.


Devo dire che il complesso era meraviglioso, tre Hotel, ognuno con il suo centro termale, e un centro termale grandissimo, accessibile ai clienti di tutti e tre gli hotel e anche alle persone esterne. Il nostro hotel era quello più bello e le camere erano meravigliose, figuratevi che avevamo persino la vasca idromassaggio!!!. Nell'hotel c'erano la piscina interna riscaldata a 36°, due piscine esterne con acqua a 28° e 32° e una piscina  con acqua termale a 37°. La zona sauna con cinque tipi di sauna e una vasca idromassaggio, varie zone relax, centro estetico dove poter fare le cure con i prodotti termali e i massaggi. Insomma il toccasana per chi vuole riposare non solo il corpo ma anche la mente.


I bambini si sono divertiti come matti, tra tuffi e giochi, avevano una piscina tutta per loro con lo scivolo, i loro gridolini e le loro risate sono stati il contributo chiave che ci ha fatto godere al massimo il relax.




Io e mia cognata ci siamo concesse un massaggio, che è stato veramente molto rilassante, e soprattutto è stato un toccasana per la mia schiena!!!


Devo ammettere che è stata una Pasqua veramente fuori del comune, fuori da qualsiasi schema, soprattutto per il fatto che che ci si vestiva solamente per andare a colazione e a cena!


Le preoccupazioni e lo stress lavorativo li abbiamo lasciati a casa per pochi giorni, pronti a immergerci nuovamente nella follia della quotidianità tra lavoro, figli, casa, famiglia, etc.

giovedì 20 marzo 2008

Altro D eci e Lode!!!

Ho scoperto che di premi ne ho vinto un'altro! Questo me l'ha assegnato Monella con questa motivazione: Perchè oltre ad apprezzare le cronache dei miei viaggi, è riuscita a ricordarmi che esistono ancora le giunchiglie e a farmi godere della loro solare presenza nella mia casa. Non ho perso tempo e l'ho già inserito nel Wall of Fame!


Grazie Monè, troppo gentile!!!!

martedì 18 marzo 2008

Un Premio!!!!

Ho scoperto solo adesso che ho ricevuto un Premio!!! Un premio prestigiosissimo, almeno per me, assolutamente inaspettato, data la natura quasi essenzialmente privata di queste pagine.


Mela  http://www.iomela.blogspot.com  mi ha assegnato il prestigiosissimo premio D eci e Lode.





Di che si tratta?


"D eci e lode" è un premio, un certificato, un attestato di stima e gradimento per ciò che il premiato propone.


Come si assegna?



Chi ne ha ricevuto uno può assegnarne quanti ne vuole, ogni volta che vuole, come simbolo di stima a chiunque apprezzi in maniera particolare, con qualsiasi motivazione sempre che il destinatario, colui o colei che assegna il premio o la motivazione non denotino valori negativi come l'istigazione al razzismo, alla violenza, alla pedofilia e cosacce del genere dalle quali il "Premio D eci e lode" si dissocia e con le quali non ha e non vuole mai avere niente a che fare.



Il Regolamento:


1. Esporre il logo del "Premio D eci e lode", che è il premio stesso, con la motivazione per cui lo si è ricevuto. E' un riconoscimento che indica il gradimento di una persona amica, per cui è di valore (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");



2. Linkare il blog di chi ha assegnato il premio come doveroso ringraziamento;



3. Se non si lascia il collegamento al post originario già inserito nel codice html del premio provvedere a linkarlo (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");



4. Inserire il regolamento (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");



5. Premiare almeno 1 blog aggiungendo la motivazione.



Queste regole sono obbligatorie soltanto la prima volta che si riceve il premio per permettere la sua diffusione, ricevendone più di uno non è necessario ripetere le procedure ogni volta, a meno che si desideri farlo. Ci si può limitare ad accantonare i propri premi in bacheca per mostrarli e potersi vantare di quanti se ne siano conquistati.



Si ricorda che chi è stato già premiato una volta può assegnare tutti i "Premio D eci e lode" che vuole e quando vuole ( a parte il primo), anche a distanza di tempo, per sempre. Basterà dichiarare il blog a cui lo si vuole assegnare e la motivazione. Oltre che, naturalmente, mettere a disposizione il necessario link in caso che il destinatario non sia ancora stato premiato prima.



E adesso arriviamo alla Premiazione....rulli di tamburo......


Premi:



A MOMA, che ho ritrovato grazie ad anobii (vedi apposito spazio in colonna)  perché il suo è un blog piacevole, avvincente e molto, molto ironico. Ecco il link: http://magicamenteme.splinder.com



A MONELLA  perché riesce a portarmi in posti dove riesco a cogliere i colori, le atmosfere e persino a sentirne gli odori. Questo è il link al suo blog: http://frammenti-marella.blogspot.com


Grazie ancora a Mela per questo riconoscimento e complimentONI ai due blog premiati!!!
















lunedì 17 marzo 2008

Cena coniglia con invitato speciale

Verso l'inizio della settimana sento la mia amica Sandra, che mi dice che sarà a Firenze sabato sera. Già mi immagino una serata con lei e le altre amiche fiorentine, ma mi da conferma solo giovedì. In due giorni organizzo la serata.




E' stato meraviglioso riabbracciarla, l'ultima volta l'avevo vista giusto giusto un anno fa, e riabbracciare le mie concittadine, che, a causa di impegni variopinti e variegati e nonostante si abiti nella stessa città, non ci si riesce proprio a vedere.




Nel gruppetto ho inserito un'amica, che posso dire sia l'AMICA. Ci conosciamo dai tempi delle superiori e i nostri mariti sono amici dalle elementari e compagni di immersioni. Poiché i mariti erano impegnati in una due giorni di sub e sapevo che lei se ne sarebbe stata da sola a casa ho deciso che doveva venire con noi. E per fortuna ha detto di si!




Ci siamo  incontrate verso le cinque, abbiamo accompagnato Sandra a comprare il pane e le bistecche (sua madre le aveva richieste categoricamente...) e poi a cena.




E' bello incontrare dal "vivo" persone che incontri tutti i giorni sulla rete. Si riallacciano discorsi fatti on line, ci si riferisce a tutti quegli argomenti discussi e sviscerati nella rete, come se ci si fosse sentiti o visti pochi minuti prima. E' la magia di internet. Non tutto ciò che dispensa la rete è falso e negativo. Le nostre amicizie sono vere e reali, dietro un nickname c'è una persona, e questa persona è fisicamente abbracciabile. Cosa che sulla rete non avresti mai osato immaginare. E in questo delirio forumistico la mia amica si è ambientata benissimo, noi abbiamo cercato di spiegarle esattamente e chiaramente le sitauzioni delle quali discorrevamo, e l'ho vista immergersi così bene e naturalmente che sembrava proprio una di noi.




Spero proprio che prenda il coraggio a 4 mani e che inizi per lo meno a leggere, un po' come capita a tutti coloro che si relazionano con il forum per le prime volte, e poi che inizi a scrivere, dato che ha incontrato personalmente alcuni dei suoi personaggi, e sentito parlare di tanti altri.

lunedì 10 marzo 2008

Blog: ordine e pulizia

Ho risistemato la lista dei link, adesso dovrebbe essere più facile distinguere i blog dagli altri siti. Ho aggiornato anche il mio profilo, quando l'ho scritto non pensavo che questa esperienza sarebbe durata così a lungo, e questo mi stupisce moltissimo. E ho sistemato anche la colonna sinistra, ho tolto alcune cose che non dovevano esserci e ne ho spostate altre.


E poi ho deciso di modificare il mio secondo blog.  Mi sembrava riduttivo dedicarlo esclusivamente ad un'esperienza e ho deciso di allargarlo. Il sogno maldiviano non esiste più e al suo posto è nato Viaggiatrice per caso. Non che sia una viaggiatrice incallita, i miei viaggi sono quasi sempre casuali, nel senso che vengo coinvolta in cose già pre-decise, come successe per il viaggio alle Maldive.


Il nuovo è questo qui sotto, che troverete nella lista dei link nella colonna sinistra:


http://viaggiatricepercaso.splinder.com


Per ora ci trovate solamente la descrizione e le foto del viaggio alle Maldive, ancora non ho avuto il tempo per aggiornarlo, ma conto di farlo quanto prima.

lunedì 25 febbraio 2008

Le Giunchiglie!!!!

Vai al sito proprietario della foto: www.vendita-narcisi.itDopo tutti gli strapazzi che ho fatto le scorse settimane mi sono ritrovata con una terribile tosse. Prima che degenerasse sono andata dal medico per farmi visitare, e mi ha dato qualche medicina da prendere. Per fortuna non ho la bronchite, però ho una forte infiammazione e deve essere curata.




Mentre tornavo a casa  mi sono fermata in farmacia e, sorpresa! Il fioraio accanto alla farmacia aveva le giunchiglie!!! La Giunchiglia, o Narciso, è un fiorellino semplice, un fiore  di campo, si trova soltanto all'inizio della primavera e non è facile trovarlo dai fiorai. Forse lo trovano troppo banale per tenerlo in negozio, dato che è un fiore comune, non è nobile come la rosa o resistente come il geranio o prorompente come il gladiolo. Il fioraio ha provato a prenderne qualche mazzo dal grossista e mi ha confessato che era molto perplesso dell'acquisto perché non sapeva neanche lui se al pubblico potesse piacere. E invece mi ha detto che sono andati a ruba!!! Talmente tanto che domani ne prenderà altri 20 mazzi. Per i prossimi giorni riempirò la mia casa con questi fiori meravigliosi, che danno colore e fanno pensare alla primavera in arrivo. Metterò presto una foto anche di questi fiori! Questo blog sta davvero iniziando ad essere un blog molto fiorito!!!!




Piano piano la vita sta tornando alla normalità, la bimba sta piano piano riprendendosi, grazie alle medicine ma soprattutto grazie al suo naturale buonumore!




Il fine settimana è stato piuttosto tranquillo, dato che lei non stava bene siamo stati a casa. Sabato pomeriggio ho acquistato un nuovo DVD: "Frankenstein Junior" di Mel Brooks. Io lo conosco quasi a memoria, è uno dei miei film preferiti da sempre, desideravo che anche lei lo vedesse. Risultato? Oltre a vederlo domenica sera lo abbiamo rivisto anche oggi pomeriggio!!! E abbiamo riso alle battute insieme!!!  E' proprio vero che certi film sono senza tempo!




 

mercoledì 20 febbraio 2008

Di nuovo malata!!!!

Mia figlia di nuovo malata. Quando siamo tornate dall'ultima domenica di sci non potevo crederci: aveva la febbre a 39°!!!!!




E' la quarta volta che si ammala in due mesi. Siamo tutti quanti così stanchi, soprattutto lei!! Questa volta però è stata peggio delle altre. Oltre alla febbre e al malessere generale lamentava un forte dolore al fianco. Lì per lì non ci abbiamo fatto caso, pensando che forse poteva essere caduta sciando. Quando però il dolore è rimasto fino al lunedì sera allora è inziato il piano B (quello di emergenza).




Mentre il marito sistemava il bimbino piccino io andavo  a recuperare la bimba grande dai nonni e la portavo al Pronto Soccorso dell'Ospedalino Meyer.




E' stata un'avventura, per fortuna senza conseguenze, ma ci hanno assistito infermieri e medici specialistici molto preparati e con un approccio alla malattia del bambino molto umano. 




Appena arrivati ci hanno accolto due infermieri che le hanno fatto una prima visita generale e hanno raccolto i suoi dati e alla fine le hanno dato un codice di priorità: i codici sono bianco, verde giallo o rosso. Lo chiamano Triage, serve per distinguere i casi più gravi da quelli meno gravi, in modo da non creare fastidiosi disguidi. Il problema è che le persone arrivano al PS a ondate, certi momenti non c'è nessuno, altri devi fare la "coda" per accedere al Triage. Per fortuna non ci sono stati problemi, se non qualche lamentela di qualche babbo o mamma particolarmente in ambasce. Si sa che quando abbiamo i bambini malati gli istinti animali escono fuori in maniera più o meno selvaggia.....




Dopo aver ottenuto il codice - il nostro era verde - e aver ottenuto una dose di medicina per farle attenuare i dolori e la febbre, si attende che il medico specialista al quale è stata indirizzata la chiamata sia libero. Tutti i medici e gli infermieri si rivolgono direttamente al bambino, chiamandolo per nome, in modo informale e per loro molto rassicurante. I genitori seguono a ruota, sono in quel momento solo gli accompagnatori, il nucleo centrale di tutto è il piccolo paziente, che si sente apprezzato e considerato, dato che è proprio lui  il grande protagonista!




Quando arriva il nostro turno, chiamano mia figlia, che nel frattempo si stava intrattenendo con il suo babbo, che ci ha raggiunti subito dopo aver sistemato il piccino. La medicina aveva fatto effetto e la febbre era scesa, di poco ma era scesa!




Il medico che la visita ci rassicura subito che non ci sono grossi problemi, apparentemente è tutto regolare, se non per un test che risulta positivo. Dato che ormai si era fatto tardi ci hanno congedato e riconvocato per il mattino successivo per fare ulteriori accertamenti.




Stanchi e affamati torniamo a casa che erano quasi le undici (!!). E' incredibile vedere quante persone hanno bisogno del PS in giorni feriali. Io credevo che fosse una pratica riservata soprattutto al fine settimana, dato che i pediatri di base non ci sono.




La mattina dopo alle otto e mezza puntuali ci ripresentiamo al PS. Il medico che ci ha accolto era lo stesso che ci ha congedato, e ha spiegato bene tutto quanto al medico di turno, una signorina molto carina, che ci ha seguito da questo momento in poi. Le hanno fatto un prelievo di sangue, il primo in tutta la sua vita, e poi le hanno fatto un'ecografia.




La bimba è stata bravissima, non si è lamentata e ha continuato ad essere allegra e spensierata come sempre. Le hanno messo un bellissimo cerotto-mucca che ha mostrato con orgoglio a tutti coloro che ha incontrato!! La dottoressa alla fine ha visto gli esami e l'ecografia e ci ha rassicurato che non c'era assolutamente niente!




L'impegno e l'amore che mettono questi medici e questi infermieri nel fare il proprio lavoro è encomiabile! Non mi era mai capitato di respirare un'aria così familiare e rassicurante in un'ospedale. In genere gli ospedali sono costruiti proprio con lo scopo di terrorizzare e alienare, qui invece si respira un'aria totalmente diversa. Il paziente è sempre al primo posto, lo vedi da come è stato concepito e organizzato l'ospedale, che è stato progettato proprio seguendo questo principio fondamentale, avere un luogo a misura di bambino più che di adulto, dato che ne deve essere l'utente finale!




Per avere un'idea di come funzioni l'Ospedale, che recentemente si è trasferito dalla sede storica alla nuova sede a Careggi, potete dare un'occhiata al sito internet www.meyer.it oppure cliccare sull'immagine qui sotto.







 

giovedì 14 febbraio 2008

L'amica ritrovata

Lunedì ho dovuto fare un prelievo di sangue. Nel mio paese c'è un istituto privato che fa anche il tipo di analisi che dovevo fare io, ed essendo una sola, preferivo farla privatamente. Peccato che quel lunedì lì non ci fosse il medico e quindi non facessero prelievi.


Imprecando sono andata alla ASL e per fortuna c'erano ancora i numeri. Mi giro per vedere dove sedermi e improvvisamente riconosco un'amica, che erano tanti anni che non vedevo più. Ci siamo viste e riconosciute immediatamente. E' stato bellissimo!


Ha avuto una storia molto importante e si era trasferita al Nord, io non l'avevo più sentita e avevo pensato che fosse felice da qualche parte nel mondo. Purtroppo questa storia è finita ed è tornata a casa con tutte le conseguenze che porta un repentino cambio di ambiente, luogo, lavoro, amici. Non sta molto bene, e mi sono sentita molto triste per lei.


Allora ho pensato che io non sarei mai andata alla ASL quella mattina se non fosse stato perché l'altro Istituto era chiuso. Forse davvero dovevo rivederla. Certe volte Dio si diverte a mescolare le cose e a fare in modo che succedano piccoli miracoli come questo e sono sostanzialmente convinta che provengano direttamente da Lui. Il fatto è che è tanto difficile coglierli, vederli e rendersi conto di questi piccoli miracoli. Riabbracciare un amico che credevi perduto, è una cosa meravigliosa. Sono veramente tanto felice di aver avuto l'opportunità di accorgermi di questo, spesso siamo troppo presi, troppo indaffarati per accorgerci di queste piccole meraviglie.

lunedì 4 febbraio 2008

Un anno di Blog!!!!

GiacintiPuntuale come sempre è arrivato di nuovo il mio compleanno. Ne sono successe di cose in quest'anno passato sul web, paure, speranze felicità stranezze (beh quelle tante...). Ad un certo punto ho pensato proprio di chiudere, a causa di una discussione con mio marito, sull'opportunità di scrivere sul web e sulla riconoscibilità delle persone. Devo dire che mi ha dato molto da pensare, però poi ho trovato un compromesso e ho continuato.


Tutto sommato questo diario è privato fino ad un certo punto. Molte, moltissime persone hanno avuto e continuano ad avere dubbi, paure ed esperienze e desiderano condividerle con altre persone. Questo è stato soprattutto il motivo che mi ha fatto continuare, la speranza di essere di aiuto a qualcuno con queste mie parole, che so che non arrivano spesso puntuali, precise, e certe volte sono molto confuse, riflettono sempre il mio stato d'animo.


Il compleanno come al solito è andato benissimo, abbiamo festeggiato, abbiamo mangiato....bhe anche troppo, sono riuscita a stare con tutti nonostante l'impegno sciistico preso. E martedì scorso mio marito ha portato questo bellissimo mazzo di fiori, l'ho voluto fotografare per farlo durare a lungo, e se lo guardo sento ancora il profumo di questi meravigliosi giacinti. Devo dire preò che il festeggiamento più bello l'abbiamo fatto noi quattro a casa, i bambini hanno cantato Tanti auguri a te! e poi abbiamo mangiato il dolce e aperto lo spumante!


Tramite questo blog continuo a trovare persone interessanti, che riescono a destare il mio interesse e la mia curiosità. E' molto stimolante e mi piace moltissimo vedere la vita sotto molteplici punti di vista, sotto sfaccettature che mai avrei potuto intuire o immaginare. Vi ringrazio tutti per le parole meravigliose che riuscite a scrivere!


E tutto sommato sono felice di aver aperto questa finestra sulla mia vita e sul mio modo di viverla e concepirla.


Alla Prossima!!!