Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

giovedì 5 giugno 2008

Lettera ad un amico

Ho deciso di scrivere per pura vigliaccheria, non ho la forza di parlare di persona, anche perché ho l’impressione che non ci sia molto da dire.


Ho comunque nel cuore alcune cose  e spero che nessuno si offenda, non è mia intenzione salire in cattedra e insegnare a vivere a nessuno, io per prima sono alla ricerca continua di una misura giusta ed equa per vivere in pace con me stessa.

In questo momento sento il bisogno di mettere a disposizione il mio piccolo pezzetto di esperienza di vita a tua moglie, ho avuto l’impressione che lei abbia vissuto fino ad ora in una dimensione che non era la tua, le vostre essenze si sono sfiorate ma non si sono mai fuse veramente. In questo momento lei si sta rendendo realmente conto di cosa  hai rappresentato e tutt’ora rappresenti per lei, rammaricandosi forse di non averlo capito prima o di non avertelo fatto capire. E’ proprio vero ciò che diceva quella canzone di tanti anni fa…..l’amore lo conosci quando lo perdi.


Passerà, passa sempre tutto. Il tempo è una grande lima e lei è una donna forte. Dovrà occuparsi di tutta quella parte di vita, non solo materiale, che ha rifuggito un po’ per paura, un po’ perché in fondo lei non ha molta fiducia nelle sue possibilità. Forse non se ne rende conto, ma la ha un potenziale grandissimo e, purtroppo, ha avuto la sfortuna di incontrare nella sua vita tante persone che non l’hanno mai valorizzata abbastanza e non parlo di te. Mi riferisco a quei personaggi che avrebbero potuto e dovuto sostenerla contribuento così a farle avere un po' più di autostima. Penso comunque che in questi pochi giorni abbia già fatto molta strada, si sta facendo tante domande e  prima o poi troverà le risposte.


Forse questa volta riusciremo davvero ad abbattere quelle barriere e quei muri invisibili che non ci hanno mai permesso di essere veramente amiche. 


In questo momento tu sei il più forte, il più determinato, il più deciso, o almeno così pare. Non è facile prendere la propria vita tra le mani e decidere di cambiarla, è molto più facile lasciarsi vivere e subire gli eventi.


Quando sei esasperato dici cose che non avresti mai voluto dire e compi atti che non avresti mai pensato di poter fare. Cerca di essere obiettivo e continua a porti le domande che ti sei posto, magari la risposta che hai dato per prima non è quella che alla fine ti saresti voluto dare. Datti tempo per realizzare a freddo le tue scelte, senza che il vortice delle emozioni, la rabbia, la frustrazione, la sensazione di aver sprecato la tua vita possano farti vedere le cose distorte. Quando sei tranquillo riesci a vedere le cose sotto più punti di vista.


In tutto questo marasma mi sono chiesta se ho fatto abbastanza, se vi sono stata vicina come voi lo siete stati con me nel momento del dolore e della disperazione. Siamo sempre tutti quanti così presi dalle nostre vite, dai nostri impegni e perdiamo di vista ciò che dovrebbe essere essenziale, l’amicizia. L’amore fraterno tra persone che si considerano amici e che, oltre che aiutarsi a vicenda, dovrebbero condividere gioie e dolori. Forse c’era questa voglia di condivisione, ma secondo me siamo stati tutti quanti troppo pigri per poterla portare a termine, io per prima.


Ad un certo punto ci si rende conto di essere grandi, di non essere più ragazzini, e questo ci fa immensamente paura. Si vorrebbero avere punti di riferimento ma invece non ci rendiamo conto di esserlo diventati a nostra volta, e ciò ci procura un ulteriore pesante fardello da portare.


Siate famiglia anche se non lo sarete più. Cercate di non usare vostro figlio come merce di scambio per poter ottenere cose o benefici ma soprattutto quella predominanza sull’altro che alla fine porta solo dolore. Sinceramente ho sempre la speranza che le cose tra di voi  si possano sistemare. Ho la speranza che questo percorso doloroso possa permettervi davvero di mettere a nudo i vostri sentimenti, di mostrarvi  come siete in realtà, con tutte le fragilità, le ferite e i lati oscuri che sono propri di ogni essere umano.


Tutto il tempo vissuto è prezioso, tutte le esperienze sono utili, ogni cosa ha contribuito e contribuisce in continuazione a fare in modo che voi possiate essere le persone che siete. Non dovete mai rinnegare nemmeno un istante di ciò che avete vissuto: siete voi stessi grazie soprattutto alle vostre esperienze .“Stranamente” si cresce di più dal dolore e dalla sofferenza che dal benessere e dalla stabilità.


E adesso la parte conclusiva di questa lunga lettera, scusate tanto se mi sono dilungata troppo.


Non posso far altro che pregare per voi, qualunque sia la vostra decisione, che il Signore vi accompagni e vi prenda per mano in questo momento difficile. Lui sicuramente saprà mostrarvi la strada giusta, che non è mai quella tranquilla e in pianura, ma spesso è quella che si inerpica sulla cima della montagna ed è intricata e difficile da percorrere. La vita è difficile e viverla fino in fondo necessita di una buona dose di coraggio e incoscienza. Vi auguro di fare buona scorta di tutte e due le cose.


Vi ricordo, e per me è molto importante,  che voglio bene a tutti e due, anzi a tutti e tre, e vi chiedo perdono per tutte le mie mancanze.


Vi sarò sempre vicina nonostante tutto, naturalmente insieme a tutta la mia famiglia.

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