Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

martedì 27 marzo 2012

Cultura e Supermercato possono andare d'accordo?

Questa è la domanda che mi sono posta ieri sera, mentre ero a fare la spesa al supermercato con la esse moooooooooolto grande.

Vi spiego l'antefatto, qualche mese fa Saviano è stato ospite della trasmissione di Fabio Fazio e ha letto alcune poesie di una poetessa polacca, Wyslawa Szymborska. Sono rimasta subito affascinata dalle parole semplici e profonde di questa poetessa, mi sembrava che le sue parole fossero state tirate fuori direttamente dal mio cuore. Le sue poesie parlano di cose semplici. di tutti i giorni. Cose straordinariamente ordinarie, così ordinarie da sembrare impossibile che ci si possa scrivere una poesia, eppure lei è stata in grado di vedere la poesia anche nelle cose più semplici e normali. Non a caso ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 1996.

Mi sono documentata sulla rete, ho cercato il libro con l'opera omnia, e non l'ho trovato nelle librerie che frequento di solito. Mi snoo detta: "Appena vado in centro, alla Feltrinelli, lo compro". E invece - sorpresa! - lo scorgo nello scaffale del supermercato. Mi dico: "Non è possibile...non ci credo!" Mi avvicino ed è proprio lui! Tra i best sellers, libri di cucina, edizioni economiche di best seller degli anni passati, è lì che mi aspetta. Lo prendo in mano emozionata e lo sfoglio. Quando acquisto un libro devo sempre sfogliarlo, per questo non mi piace tanto comprare i libri via internet, anche se mi rendo conto che è davvero comodo. Inizio a leggere una poesia a caso, un'altra, un'altra ancora... e mi cattura subito.

E mi sono accorta che, insieme a carote, zucchine, pasta, pane, petti di pollo, formaggio e merendine c'è anche lei. Mi porto dietro questo carico prezioso, che è la cena dei miei famigliari, e insieme c'è anche un'altro tipo di cibo. Cibo per l'anima, per la mente e per il cuore.

A volte certe cose capitano nei posti dove meno te li aspetti, in un posto dove forse la cultura non è di casa, mi devo ricredere fortemente.
Dopo aver fatto la spesa sono tornata dal mio bambino, che faceva ginnastica poco lontano. Una delle mamme mie amiche parla sconsolata di un suo familiare che pensa che la scuola non serva a niente e naturalmente lei ci ha litigato. Ho pensato che ciò che avevo vissuto mezz'ora prima è stato davvero una grande fortuna. Chissà quante persone sono passate davanti a quel libro e non l'hanno nemmeno visto, nemmeno sapevano ciò che poteva rappresentare.

La scuola è fondamentale, i bambini devono essere non solo educati, ma anche educati al bello, al sublime. Non possiamo pensare che i nostri figli non si commuovano guardando la Primavera del Botticelli o ascoltando Mozart o Vivaldi. Naturalmente tra queste due cose ci sono tantissime altre, i film, i cartoni animati, la musica leggera o rock, per esempio, però non dobbiamo permettere a nessuno di farci diventare persone senza anima.

mercoledì 7 marzo 2012

Lucio e gli altri

Poche righe per ricordare un grande, enorme artista. Mi ha accompagnato durante il duro periodo della scuola superiore, la sua musica era terapeutica, riusciva a farmi arrivare in luoghi meravigliosi e per un istante dimenticavo i miei crucci, i miei problemi. Per un breve periodo è stata forse l'unica persona che risciva a far tramite con mio padre, anche lui appassionato della sua musica. Cercavamo di capire le sue parole, le sue melodie, forse il significato era solamente quello che alla fine ci faceva vivere, stare insieme in un momento della nostra vita dove genitori e figli si vedono più come antagonisti che come amici.

Ho letto su faccialibro il commento a caldo di Ligabue, cercatelo sulla rete e leggetelo, è davvero toccante. Nelle sue parole ritrovo, in tempi e momenti diversi, le stesse motivazioni, le stesse sensazioni.

Lucio è stato un amico, una persona "di casa" e per me doppiamente doloroso, se ne è andato via come mio padre, quindi posso davvero immaginare perché ho toccato con mano il dolore e lo sgomento che portano una morte così repentina.

Spero davvero che tutte le chiacchiere e le dicerie che sono venute fuori dopo la sua morte siano seppellite dalle sue note e dalle sue parole. Dalla era una persona davvero geniale, con chi e come trascorresse il suo tempo è solamente affar suo.

Riposa in pace.