Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

lunedì 22 dicembre 2014

E di nuovo è arrivato Natale


E così anche quest'anno Natale sta per arrivare. Come tutti gli anni naturalmente non ho particolare entusiasmo. Naturalmente non sono neanche alla metà dei regali di Natale, mentre tutti gli altri naturalmente possono tranquillamente fare i pacchetti.

E poi ci sono gli imprevisti, le cose che non hai programmato di fare, le novità.

Novità numero uno il piccino non gioca più a calcio. Abbiamo avuto divergenze di vedute con l'allenatore che permette a chi gioca meglio di insultare e denigrare chi gioca peggio e, non facendo mai giocare chi non è proprio come Pelé incoraggia questi ultimi ad essere poco simpatici con quelli meno bravi. Quando ho fatto notare questa cosa, l'allenatore mi ha detto che forse non avevo ben chiaro che quello era il mondo del calcio. Ebbene, io sono strafelice di non farne più parte!
Il ragazzo ha deciso che voleva provare il Rugby, e, dopo due allenamenti ha deciso che questo sarà il suo sport! Evviva e gran sospiro di sollievo, forse riusciremo ad insegnargli dei principi giusti ed equi.

Quest'anno sono stata eletta coordinatrice del gruppo del catechismo. Abbiamo raccolto le adesioni per i bambini più piccoli, ho fatto da punto raccolta, ho lavorato con i nomi, fatto da interfaccia con le famiglie, adesso abbiamo quattro gruppi nuovi di pacca, circa 80 bambini nuovi che iniziano il percorso che li porterà alla Prima Comunione. Sinceramente non mi ci trovavo molto a mio agio come catalizzatore, ma dicono che abbia fatto un buon lavoro....

Il nostro gruppo è stato sconvolto dalla decisione di una coppia di amici di separarsi. Non è stato facile e non è facile tutt'ora considerare distinti due persone che per noi erano una persona sola. Da ora in poi dovremo relazionarsi con lei e con lui separatamente. Io come al solito ho fatto le mie brave gaffes, da gaffeuse con la patente.... riuscirò ad abituarmi???

Sono sempre in moto, faccio tante cose, mi diverto, cerco di essere sempre allegra, anche quando proprio non lo sono. Forse è davvero così che si deve affrontare il Natale...

martedì 9 settembre 2014

Il "mio" Ligabue

Seguo Luciano Ligabue fin dal primissimo album, l'omonimo Ligabue, uscito nel 1990. Mi ricordo benissimo il video della canzone che quell'estate si ascoltava su ogni radio, Ballando sul mondo.

Era strano sentire questo tipo di sound, questo tipo di musica con testi in italiano, tanti artisti utilizzavano l'inglese perché come lingua è più versatile e più musicale, mentre l'italiano non è facile inserirlo in questo tipo di musica. Ma lui c'è riuscito, unico nel suo genere, è l'ha fatto diventare un tratto distintivo della sua musica.

Era il periodo in cui avevo scoperto Pier Vittorio Tondelli scrittore anch'esso di Correggio, in cui avevo iniziato a lavorare, in cui piano piano diventavo una persona adulta. Il periodo in cui si prende coscienza di noi stessi, in cui si crede di poter conquistare il mondo, dove non esistono confini né limiti, se non quelli che ci diamo da soli.

Ebbene, Ligabue si inserisce molto bene in questo contesto, lui diventato famoso non giovanissimo, oltre la trentina, con una voglia matta di suonare e di fare musica, ma soprattutto di farlo con il suo stile, rimanendo pienamente sempre sé stesso.

Il mio primo grande amore sono stati gli U2, che mi hanno accompagnato per gran parte della mia vita, donandomi gioia, conforto, parole e musica, una musica pazzesca, con loro ho esplorato moltissimo e ho imparato ad ascoltare tanto, di tutto. Ho scoperto Bob Dylan, ho scoperto il grande rock. Ogni nuovo ascolto per me era come un'avventura, come imbattermi in un territorio vergine, dove scrutare, scoprire ogni nota, ogni accordo, ogni atmosfera. Era comunque sempre tutto molto, tanto lontano. Le realtà, le atmosfere non erano mai quelle in cui vivevo, il disagio di cui parlavano i gruppi che ascoltavo era sempre un disagio molto generalizzato, vissuto in un contesto che non conoscevo, completamente estraneo.

Con Ligabue invece riuscivo a capire, condividevo non solamente la lingua, ma anche il contesto in cui le cose venivano cantate, descritte. E lui è davvero un grande con le parole.
Riesce a fare dei quadri, a descrivere con parole semplici situazioni  complesse, come quasi una fotografia. E questa secondo me è la sua grande forza, la capacità di raccontare vita, situazioni, emozioni.

La prima grande canzone di Luciano secondo me, che non è molto famosa, ma che rende perfettamente l'idea di questa capacità descrittiva è Angelo della nebbia. E' tratta dal primo album di Luciano, e, con la descrizione di un paesaggio della bassa padana, dove lui ha vissuto tutta la sua vita, riesce ad evocare, sensazioni, odori e suoni di un mondo magico, fuori del tempo, fuori dalla dimensione, per poi prepotentemente rientrare nella realtà, quasi con violenza. E quando di una canzone riesci a percepire l'odore, beh, questo secondo me è un capolavoro.

Mi sono ritrovata a cantare questa canzone durante il concerto del Tour Mondovisione di Firenze. Non mi aspettavo di sentirla, è stato un vero colpo al cuore. Mia figlia e le amiche che erano con me mi guardavano strano, non sapevano che canzone fosse e io non ho avuto molta voglia di raccontare in quel momento, ero completamente immersa in quel mondo magico, e mi sentivo come una delle due lepri, pronta a scattare e ad andare via per la mia strada.  E forse siamo davvero tutti come quelle due lepri, si scrollano di dosso l'umidità e continuano a correre nonostante la nebbia.

Non ho ritrovato la scaletta del concerto, non so neanche se davvero lui l'abbia suonata davvero,  se p stato un sogno o realtà, ma la grande, enorme emozione che ho provato mi dice che è tutto vero, che l'ho davvero sentita.

Vi consiglio di perdere dieci minuti e di andarla a cercare, per facilitarvi il compito potere cliccare su questo link YouTube, ascoltatela, riascoltatela, poi magari scrivetemi un commento, scrivete le vostre impressioni, mi interessa davvero tanto!


Naturalmente tornerò ad ascoltarlo il 13 settembre a Bologna, sono sicura che sarà un grande concerto, che sarà una meravigliosa serata, piena di musica e di emozione!

lunedì 8 settembre 2014

Estate e non sentirla

Quest'anno nessuno degli amici con cui abbiamo trascorso il periodo estivo l'ha sentita particolarmente.
Forse perché nelle due settimane che sono stata fissa al mare non c'è stato un giorno uno di mare calmo, il vento quest'anno l'ha fatta da padrone.
E non solo, anche il brutto tempo, variabile e capriccioso.

Noi abbiamo sfruttato il periodo al massimo e ci siamo divertiti, però con quella sensazione nel cuore di non aver vissuto a pieno il periodo di riposo.

Guardando il telegiornale poi era come guardare un bollettino di guerra: inondazioni, allagamenti, tempeste....

Solamente ora a settembre sembra che il tempo si sia ricordato che esista una stagione chiamata estate e non estautunno.....

Gli ultimi due fine settimana al mare sono stati davvero stupendi, anche se quello appena trascorso era davvero l'ultimo della stagione, con il nostro amico Simone abbiamo tirato la barca in secca, definitivamente. Dopo l'ennesimo guasto al motore abbiamo deciso che l'anno prossimo l'avremmo cambiata. Vediamo che cosa accade....

Il prossimo fine settimana invece sarà all'insegna della musica e del calcio!!!! Il piccino giocherà con la sua squadra in due tornei, uno sabato e uno domenica.
Con il marito abbiamo deciso di dividerci i compiti, lui lo porterà sabato e io lo porterò domenica.

Sabato bisserò, dopo aver visto uno spettacolare concerto a Firenze, andrò a Bologna con un gruppo di amici, fan sfegatati, a vedere uno degli ultimi concerti della stagione di Ligabue.

Il marito invece andrà al mare con un piccolo gruppo di bambini disabili per fargli provare, in un piccolo specchio d'acqua di 2-3 metri, l'emozione di un'immersione subacquea.
Sono tutti operatori molto competenti, aiutano questi ragazzi, con disagi psichici e psicomotori, ad affrontare l'ambiente marino, per potergli donare qualche istante di puro divertimento.

Tra poco ricomincerà praticamente tutto, ci godiamo quest'ultima settimana di tranquillità prima di dover correre, correre, correre!!!!

giovedì 7 agosto 2014

Letture estive

Tra poco si parte, si preparano le borse, tutto il necessario per trascorrere queste poche settimane al mare, al mio bellissimo "accampamento", e non può assolutamente mancare una borsa molto particolare: quella delle letture estive.

Dall'anno scorso, anno in cui mi sono regalata il kindle, questa borsa è molto più leggera degli anni precedenti, ma ho scoperto ahimé, che amo ancora tantissimo e incondizionatamente i libri di carta.

Quindi quei libri di cui non sono proprio convinta o di cui non penso di voler conservare il libro me lo compro "di carta", altrimenti cerco di procurarmi l'e-book. E di e-book ultimamente ne ho letti moltissimi!

Quest'anno mi dedicherò alle saghe, ho promesso a mia figlia di iniziare a leggere la saga di Percy Jackson, penso che sia un po' troppo da ragazzine, ma glielo devo assolutamente. Poi ho deciso di iniziare a leggere la saga di Shadowhunters, e anche qui sono diversi libri. Poi ho un paio di libri in sospeso, alcuni di teologia che  ho lasciato là perché non avevo la testa per leggerli durante l'inverno,  e poi un paio di libri da finire.

In più le amiche del "Club di Jane Austen" hanno pensato bene di proporre la (ri)lettura di Orgoglio e Pregiudizio. Inutile dire che la cosa mi alletta non poco.....

Avrei inoltre da leggere anche The Lord of the Rings  in lingua originale, La neve se ne frega di Ligabue, .... sicuramente non riuscirò a leggere tutto ma ci proverò certamente!

E voi che cosa leggerete quest'estate?

Ci si rilegge a settembre, Buone Vacanze a tutti!

lunedì 4 agosto 2014

Estate... è state?

I miei amici sono al mare, al campeggio dove da sabato sarò anch'io.
Sono un paio di giorni che mi alzo e mi trovo in un'ambientazione novembrina, nebbia, nuvoloso, freschino, di sole manco a parlarne. E poi, dopo un breve e intenso sprazzo di sole, pioggia e grandine.

E loro postano foto su Wazzup dove c'è sole e caldo. Ma non è che Firenze ad un certo punto si è trasferita armi e bagagli nelle Asturie?
Quelle Asturias di un famoso brano per chitarra dove viene celebrata la pioggia, che lassù è assolutamente normale quasi 365 giorni l'anno?

Forse Firenze sta in un luogo spazio-tempo simile alla nuvola di Fantozzi..... non so che pensare. Certo che per chi deve rimanere in città è davvero una pacchia, non c'è che dire. A me però infastidisce molto questa situazione al limite del sub-tropicale.

Stai a vedere che quando vado in ferie io inizia a piovere??? Uffa!

mercoledì 30 luglio 2014

Omeopatia....

Come faccio a riassumere questi ultimi mesi.... troppo complicato, troppo complesso.

Per ora posso dire che ho trovato un'omeopata bravissima e che sono diventata precisa, prendo regolarmente tutte le medicine senza saltarne nemmeno una.
Cerco anche di seguire i suoi consigli alimentari, anche se non è troppo facile, dato il difficilissimo ménage familiare. Tant'è che sono quattro mesi che non ho un attacco di panico.

Devo comunque rimanere sempre all'erta, sempre attenta, non perdere mai di vista come sto e come mi sento, ma mi pare che stia andando sensibilmente meglio.
Mi ero ridotta davvero uno straccio, l'ombra di me stessa. Ogni cosa mi dava ansia, vivevo immersa nell'ansia, fino al punto in cui sembravo sempre come se avessi finito di correre la maratona di New York, anche se non avevo fatto proprio niente o almeno le due rampe di scale che mi portano all'ufficio e le tre rampe che mi portano a casa.
Il cuore mi si spezzava e rimanevo almeno un quarto d'ora a boccheggiare, in cerca d'aria. Eppure non c'era niente che non funzionasse, che non andasse bene. Ho dovuto guardarmi allo specchio e ammettere di star male, di aver bisogno d'aiuto.

Prima mi sono rivolta alla persona che mi aveva già aiutato in precedenza, però con lei sono arrivata ad un punto in cui per me era necessario un approccio di tipo medico, ormai la semplice terapia relazionale non era più sufficiente. Allora sono rimasta quasi due mesi in bilico,  senza sapere esattamente cosa fare. Avevo paura di tutto, di fare qualsiasi passo, non ero sicura di niente, sapevo solo che stavo male e che dovevo fare qualcosa.

Poi è arrivato il periodo di Quaresima ed è arrivato il ritiro spirituale. Quest'anno con gli amici di Giogoli siamo andati ad Assisi.. E' bello poter stare tutti insieme e condividere un po' del nostro tempo, mi fa stare bene, e mai come in quel periodo avevo bisogno di pace, calma, serenità e spiritualità. In quell'occasione ho avuto l'opportunità di parlare con un'amica che si è rivolta all'omeopatia per contrastare gli effetti collaterali di una chemioterapia, dato che mesi prima gli avevano asportato un carcinoma.
Lei mi ha ascoltato e mi ha consigliato di rivolgermi alla sua dottoressa, che è anche sua amica, e così ho fatto.

L'incontro con lei è stato molto particolare, ho trovato una persona disponibile all'ascolto e senza alcun pregiudizio. Ha iniziato a voler sapere tutta la mia storia, mi ha fatto sentire subito a mio agio. Seguendo un rituale molto particolare, a metà tra la scienza e la magia è arrivata a capire che tipo di cura fosse adatta a me, alle mie esigenze, e mi ha prescritto cura e medicina.
Ho seguito subito le indicazioni, anche se io sono un po' birbante e mi dimentico spesso e volentieri di prendere le medicine. Ebbene questa volta sono stata precisa, non ho mai dimenticato una dose. E, quasi senza accorgermene mi sono resa conto una mattina che riuscivo a fare le scale senza sentirmi affogare, e che respiravo quasi normalmente, che gli attacchi di panico non c'erano più e non ci sono più da oltre quattro mesi. Soprattutto mi sono ritrovata ad affrontare situazioni che normalmente mi avrebbero agitato in maniera molto tranquilla e distaccata.

Conosco molta gente che si cura con l'omeopatia, ad alcuni ha funzionato, ad altri no. Non so dire per quale motivo a volte possa funzionare, fatto sta che con me è stata davvero l'ancora di  salvezza. Un modo per ritrovare me stessa e non perdermi. Sono sicura che non sarà banale, ma sarà possibile superare questo momento, che il tempo sia davvero dalla mia parte. Soprattutto ho sentito chiaramente tutto l'amore che mi circonda, e mi sono stupita di constatare che è davvero tanto. Mi sento davvero una persona fortunata.

giovedì 19 giugno 2014

Finalmente l'estate!

A volte non so che fare di questo blog, sento che è una parte molto profonda di me, ma sento anche che vorrei star dietro a tutto e non ce la faccio.

E quindi lascio indietro pagine di vita e di osservazioni che potrebbero essere piccole finestre su un paesaggio bellissimo. Mi dispiace tanto, ma non posso star dietro a tutto, davvero.

E quindi faccio riepiloghi lunghissimi!

Ci sono tante cose accadute ultimamente, prima di tutto la Prima Comunione di mio figlio. E' stato tutto molto bello, molto sentito, molto partecipato. Abbiamo invitato pochissimi parenti, quelli che sono vicini tutti i giorni. Questo perché lo spazio in Pieve è abbastanza limitato e la paura che non fosse tempo bello ci ha costretti tutti a limitare gli inviti. E' stato davvero molto bello, molto tranquillo. Il piccino era davvero molto felice.

Poi piano piano è anche finita la scuola, con tantissima soddisfazione da parte di tutti e due  i ragazzi, promossi naturalmente! Adesso si potranno davvero godere l'estate!

E anche la scuola di musica ci ha dato soddisfazioni, con il saggio così all'improvviso, la mia ragazza l'ha scoperto solo il venerdì che avrebbe suonato il lunedì. Dopo parecchi mal di pancia ha suonato, e ha suonato benissimo, un pezzo molto difficile di Vivaldi provato una volta soltanto con il pianista. E poi le esibizioni dell'orchestra della scuola di musica. Per fortuna è finito anche questo!

Anche le prodezze calcistiche del piccino sono terminate, appesi gli scarpini al chiodo, li tireremo giù a settembre.

Insomma c'è spazio per riposo e tranquillità, anche se con i ragazzi questa parola per noi non esiste!

Per me si prospettano un paio di mesi di pace, almeno spero!

Stiamo sistemando la postazione estiva, abbiamo diversi lavoretti da fare, e questo ci da particolare soddisfazione, perché siamo davvero orgogliosi della nostra roulotte. Abbiamo cambiato il cucinotto e dobbiamo sostituire il telo di copertura, che è tutto rotto. Tra pochi giorni la mia piccola oasi di pace sarà completata!

Non mi resta che dirvi alla prossima, sperando di non farvi aspettare molto!


lunedì 17 marzo 2014

Meme letterario

Ho diverse amiche di blog che si definiscono "bookaholic", parola inglese che significa "malata, intossicata di libri". Sinceramente le invidio, perché riescono a leggere moltissimi libri, cosa che io purtroppo, soprattutto per sfiancamento, non riesco a fare. E assicuro che sto facendo di tutto per poter invertire la tendenza, soprattutto grazie al mio amatissimo kindle, che dopo la pausa dovuta a rottura improvvisa è tornato all'ovile, nuovo e fiammante, bellodimammasua!
Infatti grazie a Nuvolette e Moma-Magicamenteme ho deciso di cimentarmi con questo carinissimo Meme basato sui 7 peccati capitali:
1. Avarizia: Qual è il tuo libro più costoso? E quello meno? Tra i libri costosi ricordo un libro su P.A. Florenski, pagato un botto e per fortuna con lo sconto, presa da un raptus improvviso e super-consigliata da quel grand'uomo del mio amico DonG. Alla fine è sempre là che fa mostra di sé, ho provato a leggerlo ma è sinceramente troppo difficile. Per quanto riguarda il risparmio beh ultimamente mi sto dando alla lettura elettronica e sinceramente sto risparmiando moltissimo!!!
2. Ira: Con quale autore hai un rapporto di amore/odio? Il suddetto Florenski è uno, ho provato a leggere un libro di Maria Zambrano ma anche questo troppo difficile. L'autore con il quale ultimamente ho un rapporto amore/odio è Stieg Larsson, il primo della serie Millennium non mi è piaciuto, il secondo invece l'ho divorato in un soffio e lo stesso sta accadendo per il terzo, attualmente in lettura.
3. Gola: Quale libro hai divorato e riletto in continuazione senza alcuna vergogna? Divorati moltissimi, mi ricordo Orgoglio e Pregiudizio letto in un soffio, ma vado molto fiera per la maratona "Fratelli Karamanzov", letto in due settimane!
4. Pigrizia: Quale libro hai tralasciato o messo da parte per pigrizia? Lo so che mi attirerò le ire del mondo intero ma proprio non sono riuscita a finire proprio per pigrizia 1Q84 di Murakami. Davvero troppo sconclusionato per i miei gusti, ma la stessa sorte è toccata a Mauro Corona (qualsiasi cosa) nonostante il marito sia davvero un appassionato.
5. Superbia: Di quale libro ti piace parlare per sembrare intellettuale? Non mi piace fare finta di essere intellettuale, perché verrei sgamata immediatamente, ma sono fiera di me per aver letto libri come Il maestro e Margherita, I Fratelli Karamanzov, Delitto e Castigo e vari libri di teologia che ho dovuto leggere per forza.
6. Lussuria: Quali caratteristiche trovi più attraenti nei personaggi maschili? Quando penso al prototipo di personaggio maschile non riesco a non pensare a Darcy, ma anche il buon Morelli dei romanzi "chicklit" di Janet Evanovich non è davvero male!
7. Invidia: Quale libro vorresti ricevere come regalo? Beh voi chiedete la lista...... ;)

lunedì 3 marzo 2014

Finesettimana di leggera follia

Incredibilmente dopo questo fine settimana sono ancora sana, sia fisicamente che mentalmente! E sono accadute talmente tante cose, tra le quali il bambino da portare dall'ortottista, la figlia da piantonare perché finisse i compiti prima di andare dall'amica, il catechismo che sia sabato che domenica che ha presentato risvolti piuttosto inquietanti, la mia mamma a pranzo domenica, che davvero non so da che parte iniziare. Pensandoci bene però so perfettamente dove iniziare!

Venerdì sera, dopo cena, mentre i ragazzi finivano di sistemare i compiti ho deciso che potevo prendermi un paio d'ore di relax, e, dato che la TV doveva stare spenta, ho pensato bene di iniziare il terzo libro della serie "Millennium" di Stieg Larsson. Devo dire che il primo libro, Uomini che odiano le donne, non mi è piaciuto un granché, ho trovato la trama scontata e prevedibile e pieno di scene violente spesso non necessarie. 
Per questo motivo ho iniziato a leggere il secondo libro, La ragazza che giocava con il fuoco, sul mio kindle, perché non mi andava di spendere 40 neuri per un libro che non sapevo nemmeno mi potesse piacere. E invece è stata davvero una bella sorpresa, una trama particolare, sul filo del rasoio, arrivando ad un finale non scontatissimo, emozionante e che ti tiene con il fiato sospeso fino all'ultimo secondo. 

Quindi mi sono fiondata alla borsa e ho preso il mio preziosissimo Kindle per iniziare una sessione di lettura mooolto emozionante e... OHIBO'!!! DISDETTA! Lo schermo del mio lettore ebook era praticamente diviso a metà, di sopra normalmente il libro, di sotto invece si è piantato un salvaschermo e non si vedeva praticamente niente. Provo a spengerlo, a riaccenderlo e niente. Dopo circa mezz'ora di prove e riprove accendo il PC e vado sul sito di Amazon. Trovo dopo un po' le pagine relative all'assistenza clienti e provo a fare tutte le operazioni che suggeriscono. L'oggetto presenta sempre lo stesso difetto. Che fare quindi? Telefonare al numero verde alle 23.45? Neanche a parlarne... vedo in basso un bottone su cui è scritto "Attiva la Chat". Ci provo, tanto - penso tra me e me - tutt'al più non mi risponde nessuno! E invece qualcuno risponde, un operatore chiamato Severino, molto gentile e molto professionale!

Che  mi guida attraverso tutta una serie di prove per vedere se il mio amatissimo si sblocca. Naturalmente questi ha deciso di ignorare qualsiasi tipo di sollecitazione e rimane con la sua schermata mezza e mezza.
Ad un certo punto mi dice "Bene, allora attivo il servizio di sostituzione". E allora chiedo "Sostituzione?"  e lui mi risponde, "Per questo tipo di guasti sostituiamo l'oggetto,  le verrà inviato un Kindle nuovo di zecca, lei però deve impegnarsi a restituire quello vecchio entro un mese".

Mi dico che certe volte le cose funzionano male, i centri assistenza sono introvabili e ti fanno fare delle gimkane assurde prima di riuscire a intuire come risolvere un problema e io l'ho risolto  di venerdì sera, alle 23.45. E giovedì prossimo avrò già il mio nuovo Kindle tra le mani!!!! Troooppo forte!

Nel frattempo ho fatto pulizia in camera e ho visto quanti libri di "carta" ancora devo leggere, tra gli altri che non mi ricordo: "La ragazza con l'orecchino di Perla" di Tracy Chevalier, "La mano di Fatima" di Ildefonso Falconea, "Argento Vivo" di Marco Malvaldi (attualmente in lettura), "Il cimitero di Praga" di Umberto Eco, e diversi libri di teologia che non ho avuto l'ispirazione di iniziare a leggere. Mi dico io, sono così sconvolta dalla mancanza del Kindle e ho tutti questi libri da leggere!!! Mi metto subito al lavoro per poter rimediare a questa mancanza, con sommo dispiacere naturalmente!

giovedì 13 febbraio 2014

Fermo immagine

Ultimamente la mia vita sembra essersi messa in una specie di "stand by".
Mi sento come in un fermo immagine, io sto ferma, bloccata, mentre tutto il mondo intorno a me continua a girare e io non riesco a stargli dietro.

Ci sono decisioni da prendere, cambiamenti da fare, necessari per me e per la mia famiglia. Soprattutto c'è da occuparsi della casa, che è sempre un argomento difficile, soprattutto in questi periodi di crisi.
Naturlamente sono spaventata, i cambiamenti sono sempre molto faticosi, ma sono cose assolutamente da decidere e pianificare, ma la situazione attuale ci impedisce di passare alla fase operativa, quindi, nonostante ci siano tantissime idee e tantissima buona volontà, i progetti rimangono progetti.
Un periodo così strano non mi era mai capitato. Mettici in più i figli che crescono, che si rendono sempre più indipendenti, i genitori che invecchiano...  e siamo arrivati al dunque.

Sono arrivata al punto che è assolutamente necessario prendermi cura di me, sono troppo stanca e affaticata, perché se io sto bene stanno bene anche le persone che mi sono vicine.

E allora via, su! Proviamo a tirarci su e iniziare questo nuovo cammino. Sarà dura, ma ce la farò!!!

giovedì 6 febbraio 2014

Marco Malvaldi e i quattro terribili vecchietti

Qualche mese fa su Sky hanno mandato in onda due episodi  di una fiction tratta da una serie di romanzi dello scrittore toscano Marco Malvaldi.

I due episodi erano tratti dai romanzi della serie dei delitti del Bar-Lume, "Il re dei giochi" e "La carta più alta".

Ho amato talmente tanto l'atmosfera che si percepiva dalle dinamiche dei film, che ho davvero desiderato leggere i romanzi. E allora tramite il tam-tam nei vari gruppi di facebook dove si scambiano ebook ho avuto i quattro files, li ho caricati sul mio amatissimo kindle e ho iniziato a leggerli.

E' come essere improvvisamente catapultati in quella realtà, i quattro vecchietti allegri, sarcastici, ironici e cinici come solo i toscani riescono ad essere. E hanno una livornesità prorompente nei loro modi di fare e di dire. Assolutamente esilarante! E in questo periodo davvero di ridere ne ho assolutamente bisogno!

Consiglio davvero di leggerli questi quattro romanzi e, anzi, spero tanto che Malvaldi pubblichi qualche altro libro di questa serie, sono libri leggeri, che si leggono velocemente, durante la lettura i problemi, i pensieri, lo stress di ogni giorno magicamente scompaiono. Sono libri scritti bene, la trama regge, è molto verosimile, non ci sono escamotage per fare in modo che il finale sia in un certo modo, credetemi ho letto libri gialli assoslutamente non verosimili e con trame che fanno acqua da tutte le parti (vedi Autopsia Virtuale di Patricia Cornwell...). Non è artefatto, è tutto molto naturale, scorrevole e piacevole.

I due film verranno trasmessi in chiaro da La7, consiglio davvero di vederli, ma non dimenticate mai che, per quanto la trasposizione cinematografica di un film possa essere fedele non potrà mail rendere l'atmosfera del libro. E comunque questi due film sono molto piacevoli. Buona parte degli esterni è stata girata a Marciana Marina, dove ho trascorso qualche vacanza estiva, e mi ha fatto piacere riconoscere quei luoghi a me familiari. La trama è stata modificata in diversi punti, ma tutto sommato l'atmosfera è la stessa del libro, quindi per me è più che sufficiente.

Unica nota dolente è la prematura scomparsa di Carlo Monni, l'attore che interpretava Ampelio, ha dato uno spessore e un carattere al personaggio, cosa che solo lui, con la sua arte e la sua maestria poteva fare. Senza farlo diventare una macchietta, ha dato non solo colore ma anche spessore e caratura al personaggio. Una perdita immensa.

martedì 21 gennaio 2014

Voglio suonare il Sassofono!

Inizia una nuova avventura per la nostra famiglia, il piccino ha deciso di iniziare a studiare musica!

E ha scelto uno strumento davvero "cool", molto figo: il sassofono!

Sarà che il ragazzo ha un leggero difetto di pronuncia e ha la "esse" sibilante, e che sentirgli pronunciare la parola "sassofono" è davvero molto divertente, però questo strumento davvero lo incuriosisce moltissimo!

Tutto ha avuto inizio principalmente dai cartoni dei Simpson, dove Lisa suona questo bellissimo sturmento, e poi, lo scorso novembre, siamo stati al concerto dell'orchestra della nuova scuola di musica dove suona la ragazza. Durante questo concerto un ragazzo, allievo della Scuola, ha suonato due pezzi con il Sax, e devo dire che lui è rimasto davvero molto affascinato da questa esibizione. Ne ha parlato moltissimo anche dopo, dicendo che era stato molto bravo e aveva suonato benissimo!
Complice un nostro amico che già da cinque anni suona questo strumento, ci siamo organizzati e ieri abbiamo fatto assistere al piccoletto alla sua lezione e ha pure provato a suonare. Incredibilmente ha prodotto suoni anziché fischi ed è tornato a casa felice come non lo avevo mai visto.

Dalla prossima settimana quindi i musicisti in famiglia saranno ben due! Inutile dire che sono davvero contenta che tutti e due i ragazzi suonino uno strumento, suonare e avvicinarsi alla musica apre la mente, ti immerge in un mondo nuovo, affascinante e molto emozionante.

Sarà una bellissima avventura per tutti e quattro, e come dice il mio amico, ho dovuto sopportare per diversi anni la picci, che quando suonava sembrava "un gattino stretto all'uscio", ma con lui è un po' come avere un "cinghiale stretto all'uscio"!!!! I vicini dovranno avere molta pazienza!

venerdì 17 gennaio 2014

Raggae Night!

Ieri sera, come tutti i giovedì sera la famigliuola si raduna per vedere la nuova edizione di Masterchef. Devo dire che quest'anno i tre "Chef" si sono superati, oltre a selezionare una fauna assolutamente multietnica ci sono anche molte persone particolare, iniziando dalla superba e antipatica Beatrice, al calmo e riflessivo Federico, al grande saggio Alberto, alla piagnucolosa e falsa Rachida...insomma, ci divertiamo moltissimo, facendo un tifo da stadio! Il preferito del piccino è il "nonno" Alberto, perché - dice lui - si chiama come il suo babbo! A me e a mia figlia piace moltissimo il dottore Federico.

Il piccino come al solito non arriva alla fine, si è addormentato prima, e stamattina gli ho dato ragguagli su chi è uscito. Mandata a nanna anche la ragazza, ancora non avevo sonno, ho girellato per i canali in cerca di qualcosa di breve e carino da vedere e mi sono imbattuta in un bellissimo documentario su Sky Arte. Il documentario parlava della vita e della carriera di Bob Marley, e, dato che sono stata in Giamaica circa 5-6 anni fa, il programma ha catturato la mia attenzione.

Ho scoperto un personaggio realmente rivoluzionario, totalmente dedicato alla musica. Un personaggio eclettico, geniale, spirituale, veramente molto particolare. Sono rimasta colpita che, piano piano, senza forzature e senza accettare compromessi sia riuscito ad avere un successo planetario. E come accade a volte, questa bellissima favola si interrompe bruscamente, Marley muore a soli 36 anni per un melanoma non curato. Lui, che era per metà nero e per metà bianco - suo padre era un colonnello inglese - muore per una malattia tipica dei bianchi.
Nella sua musica si parla soprattutto di spiritualità, di quella religione che lui segue, il Rastafari, che ha come culto il corpo come tempio di Dio, che predica amore e pace universale, che mette in pratica costringendo i leader dei due opposti partiti Giamaicani, a stringersi la mano davanti a 30 mila persone, in un'immensa festa di musica e amore.

E ho ritrovato le sonorità, i colori, i profumi della Giamaica che ho vissuto. Questa piccolissima isola caraibica, densa di storia e di spiritualità, dove incontri persone meravigliose, disponibili, soprattutto sorridenti. In Giamaica sorridono tutti, grandi, piccoli soprattutto la povera gente.
Siamo andati a un mercatino in un centro abitato vicino al nostro Hotel, abbiamo fatto moltissime foto, ma soprattutto abbiamo visto le persone, i loro occhi, i loro sorrisi. Non abbiamo fatto i soliti circuiti per turisti, dato che eravamo un discreto gruppetto abbiamo noleggiato un pulmino e ci siamo fatti scarrozzare da una guida italiana, un ragazzo di Roma che aveva sposato una donna giamaicana e che viveva in Giamaica già da più di 5 anni. Lui ha detto che non aveva nessun desiderio di ritornare in Italia, che gli piaceva moltissimo vivere laggiù. Non posso non essere d'accordo con lui! Lui ci ha portato in un sacco di posti, attraverso strade impossibili, attraversando zone montuose, girando letteralmente l'isola in tutti i sensi. Abbiamo fatto il bagno in baie meravigliose, mangiato in posti che nessuno avrebbe mai osato pensare, visto e conosciuto persone molto particolari.
Purtroppo non c'è stato tempo per andare a Kingston, sarei andata volentieri a vedere la casa dove ha vissuto Bob Marley, non c'è stato tempo. La Giamaica è un'isola piccola, ma non ha strade principali, e gli spostamenti sono molto difficili, si percorrono chilometri e chilometri per fare distanze che in linea d'aria sarebbero piccolissime, quindi abbiamo dovuto tralasciare il nord dell'isola - che oltretutto è anche quello più turistico - e soprattutto Kingston, che, come tutte le grandi città, ha i suoi pregi ma è anche abbastanza pericolosa.
Mi sono ricordata dell'istruttore subacqueo di mio marito, Rastafari, con una chioma di dreadlocks che si teneva ferma con una retina da capelli. Fu lui che insegnò a mio marito a far "gonfiare" i pesci palla facendogli dei "grattini" in un punto particolare, senza far loro del male. Non mi dimenticherò mai il suo saluto caloroso, sincero, le sue parole semplici, ci lasciò con "Arrivederci e Siate felici", abbracciandoci. Non c'è saluto e augurio più bello, ma soprattutto avvertivamo che questo saluto non era un saluto di circostanza, da turisti. Noi avevamo parlato veramente con lui, ci eravamo scambiati impressioni, opinioni, che vanno oltre le semplici curiosità di turisti, e questo lui lo aveva avvertito.

Rimarrò sempre legata a questa piccola isola, meravigliosa non soltanto per la natura incontaminata, ma anche e soprattutto per le meravigliose persone che ci vivono.