Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

lunedì 30 luglio 2007

L'autobus e il viaggio: emozioni di passaggio

Quasi quasi non ci credo che tra una settimana parto per le vacanze estive.


Mi chiedo come mai certe volte si passano periodi emozionalmente piatti e altre volte invece tutto si concentra nel giro di due giorni.


Venerdì sera abbiamo avuto a cena un amico, e domenica sera un'amica. Persone alle quali sia io che mio marito siamo molto affezionati, e con le quali per tempo e impegni non è molto facile incontrarsi e trovarsi.


Le emozioni sono state molteplici e dovranno passare diversi giorni per capirle e assaporarle fino in fondo. Sono fatta così, ho le reazioni lente,  sono molto forse troppo riflessiva. Cerco di interiorizzare e analizzare ogni singolo istante di certi momenti, di godermeli tutti quanti fino in fondo consapevole che sono e rimarranno unici.


Purtroppo non è sempre possibile ripeterle certe cose: il momento magico dura un istante e ha il potere di rimanere dentro di te per sempre. Questi istanti sono da prendere così come sono, piccole parentesi felici, uniche e singolari, che a loro volta fanno parte di tutta una serie di parentesi felici che compongono il grande puzzle della nostra esistenza.


E, come diceva un'amica sul suo blog (Ciao moné), ho avuto proprio la sensazione del viaggio: si sale e si scende dall'autobus di qualcuno e contemporaneamente persone salgono e scendono dal nostro  di autobus. Insomma c'è confusione e affollamento in certi momenti e solitudine e abbandono in certi altri. E questo fine settimana è stato chiaro e limpido come la luna che ci illumina in queste notti di fine luglio: che qualcuno è salito sul mio autobus e contemporaneamene io sono salita sul suo, ci siamo scambiati attimi di gioia e felicità poi ognuno è sceso e ha ricominciato a fare il suo viaggio.


Che dire....vi voglio bene e  spero di continuarlo questo meraviglioso e affascinante viaggio con tutti voi!!!!


Elucubrazioni finite.


Click


 

venerdì 27 luglio 2007

Il blocco dello scrittore

Sarà bene che ricominci ad imbrattare questo piccolo spazio, perché altrimenti so che non lo farò mai. Quando senti di aver scritto qualcosa di veramente bello (senza presunzione) e questo qualcosa lo senti venire direttamente dal cuore, allora ti senti felice, appagato. Però poi devi continuare e andare oltre. Questo oltre lo trovo particolarmente difficile. So che non arriverò mai più ad intensità simili e non vorrei scrivere banalità, però devo continuare. Questo esercizio, questa scrittura mi serve, mi è necessario. Mi serve per incanalare pensieri sentimenti e anche ansietà che altrimenti getterei sul primo che capita (in genere mio marito) e anche in maniera poco ortodossa.


Quindi mi spiace per voi, ma dovrete continuare a sopportare post senza tema come questo, senza storie ma soltanto con sensazioni e sinceramente abbastanza banali.

venerdì 13 luglio 2007

Linosa nos amour

E' fatta, è partito. Dopo tutto lo stress e gli eventi accaduti nelle ultime settimane mio marito è andato a Linosa.


L'ultima volta che ci è andato  è stato due anni fa.


L'amore per questo angolo di terra italiana, più vicina alla Tunisia che all'Italia, è nato sei/sette anni fa, per puro caso. Il CNR cercava qualcuno per contribuire alla progettazione di un sistema di "tracking" delle Tartarughe "Caretta Caretta", e per puro caso  è stato coinvolto in questa avventura. Il sistema è stato studiato e collaudato "in sito" e così senza pensarci due volte è partito. Senza sapere esattamente cosa avrebbe trovato.


Mio marito è tornato a casa con una luce diversa negli occhi: come se avesse trovato ciò che cercava da sempre.


E l'anno dopo ha portato anche me e la bimba. E' stato circa sei anni fa, alla fine  giugno. Lei doveva compiere tre anni da lì a un mese. All'inizio ho pensato che fosse una follia portare una bambina così piccola in un posto simile. E mi sono resa conto che invece è stata la cosa più bella che ho mai potuto fare.


Ho trovato una terra bella e rigogliosa, con degli abitanti diffidenti come tutti gli isolani ma caldi e cordiali. Ed è stato subito amore. Un amore profondo, per una terra fuori dal mondo e fuori dalle convenzioni. L'unico modo per poter sopravvivere a lei è adattarsi ai suoi ritmi, alle sue usanze, ai suoi riti.


Ci sono moltissimi aneddoti che potrei citare, ma al pensiero della bellezza e dell'atmosfera unica tutto sfuma come in un film. E l'unica cosa che torna alla mente chiaro e forte è l'odore del mare, profondo come il nero dei suoi fondali. L'acqua quasi corvina da lontano, appena ti immergi diventa trasparente come cristallo di rocca. Il profumo delle alghe, del pesce appena pescato. L'allegra parlata dei pescatori, quei pochi che sono rimasti nell'isola.


E poi il tempo. Il tempo non scorre, scivola. Scivola leggero come un'anatra sull'acqua. 


Il tempo laggiù ha il potere di farti sembrare tutto futile, tutto superfluo. Pensi davvero di poter sopravviverle, poi ti rendi conto di non esserne capace e allora ti senti forse più triste, ma ti rincuora sapere che tornerai alla tua vita con un qualcosa di diverso nel cuore.


E poi i capperi. Non avevo mai visto cespugli di capperi così grandi quasi da sembrare dei piccoli alberi. Ci sono uccelli notturni, le berte, che si trovano soltanto lì. Cantano all'imbrunire. E' l'evento più atteso nell'isola, il canto delle berte. Hanno un canto particolare, quasi come un bambino che piange, ma più profondo e malinconico. E il canto delle berte fa da contorno musicale a un tramonto che ogni sera illumina il cielo di colori che vanno dall'arancio al rosso intenso al violetto al rosa all'indaco.


Le case laggiù hanno ognuna un colore diverso. Sono basse e quadrate ma le facciate sono coloratissime, penso che sia l'isola più colorata che esista: case gialle, rosa, con uno stile particolare, la foto che ho inserito all'inizio rappresenta proprio una di queste case, che sono tutte così ma tutte con colori differenti.


Forse penserete che avrei dovuto andare con lui. Beh forse lo penso anche io, ma preferisco per ora tornare laggiù con i miei ricordi e godermi i racconti che mi farà Alberto quando tornerà la prossima settimana.


Sicuramente vi racconterò molte cose, per ora ho deciso di raccontare la mia di Linosa. In seguito vi racconterò anche la sua di  Linosa e magari vi potrò far vedere delle fotografie originali.


Linosa mi ha regalato anche tanti amici, persone innamorate di quel piccolo lembo di terra sperduto nel Mediterraneo. Questa cosa è sempre presente, quando si parla con loro, anche se non ci si rende conto. Anche con Sima, che ho conosciuto proprio per "colpa" sua, ogni tanto si parla dell'isola e dell'eventualità di un ritorno. Un giorno ci torneremo, ne sono certa, e ci torneremo insieme.


Per ora aspettiamo tutti quanti il ritorno del nostro "linosauro", così come quelli del centro recupero tartarughe hanno battezzato gli abitanti del luogo. E forse lui è più linosauro di tutti quanti loro!!!!


La foto che vedete qui sotto è la spiaggia della "Pozzolana di Ponente", che è a due passi dal Centro Recupero Tartarughe, dove lavorerà il mio maritino per una settimana.


giovedì 12 luglio 2007

Emozioni

Ieri sera dopo cena sono tornata a Giogoli.


Questa è la foto della chiesetta, piccola ma molto accogliente.


Era veramente molto, moltissimo tempo che non trovavo gli "incastri" giusti e, nonostante le difficoltà, l'ho fortemente voluto e sono riuscita a tornare.


Ho ritrovato vecchi amici, ne ho conosciuti di nuovi, insomma è stata una festa. Non avevo mai visto la chiesa così piena la seconda settimana di luglio.


La messa del mercoledì è un evento particolare. Il nostro parroco fa una specie di lezione abbinata alla messa. Cerca di insegnarci come interpretare e leggere le scritture e cerca di svelarci tutti i più reconditi particolari. Non è raro trovare tra i banchi chi prende appunti o chi registra. Tutti quanti seguono attentamente le sue parole, non puoi non cogliere, dal tono della sua voce, quanta passione metta in ciò che fa. Ed è questa la differenza. La passione. E lui ce ne mette davvero tanta! Hai l'impressione prima e la certezza poi che lui creda veramente fino in fondo a ciò che dice, e questo oltre a consolarti ti fa sentire bene. Non usa, come fa invece la domenica, il messale, va a braccio, senza punti di riferimento. La sua voce echeggia nelle navate come se uscisse dai muri, dalle rocce del XI secolo che le compongono, invece ti rendi conto che è lui che parla. Ne viene fuori un rito molto fuori del comune, particolarissimo, molto emozionale ed emozionante. Tutto è così tanto spirituale che alla fine ti senti pieno di così tante emozioni che ti sembra di scoppiare.


Sono molto affezionata a questi luoghi, mi danno pace e serenità. La vista che si gode uscendo dalla chiesa è spettacolare, a parte l'autostrada che da veramente fastidio soprattutto per il rumore. Da qui si vedono le colline, gli ulivi, il verde della campagna toscana, sembra di essere fuori dal mondo e invece siamo soltanto a due passi dalla città.


Ognuno percorre la sua strada, io mi sono resa conto che avevo tutto a disposizione a pochi chilometri da casa. C'è chi intraprende lunghissimi viaggi per trovare la serenità e la pace, io però pur essendo rimasta a casa ho intrapreso forse  il viaggio più emozionante: la scoperta di ciò che è dentro ognuno di noi. Non si finisce mai di sorprendersi! E il bello è che il viaggio non finisce mai!!!!

lunedì 9 luglio 2007

Ringraziamenti

E' andato tutto bene e voglio ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini, che mi hanno fatto sentire bene nonostante la paura e la preoccupazione. Tutti gli amici vecchi e nuovi di ciccia e virtuali che leggono queste pagine e anche no. Ho riscoperto la gioia della preghiera, e continuerò a pregare per tutti voi. Grazie di cuore.

domenica 8 luglio 2007

Conigli Parmensi

So che chi leggerà penserà che sono matta. E forse lo sono davvero, chissà.


Venerdì ci siamo fatti due ore e mezzo quasi di macchina, appennino compreso, per vedere gli amici conigli ruggenti per cena. A Parma.


La cena si è svolta la prima volta l'anno scorso dove, durante le serate bollenti estive, un esiguissimo numero di persone chattanti e forumanti si radunarono per sconfiggere la canicola. Il locale, come disse Maf al suo tempo, è modaiolo e molto in, però si mangia molto bene e i prezzi sono quantomeno sostenibili e la qualità è notevole. La brezzolina non c'è stata, in compenso io e il marito abbiamo dormito coperti fino alle orecchie perché in albergo non abbiamo capito (o forse non c'era il modo...) come spengere l'aria condizionata. Per fortuna abbiamo scongiurato il raffreddore.....


Complice un incidente (per fortuna con molto disagio e nessun ferito grave) siamo arrivati con un quaranta minuti di ritardo sulla tabella di marcia. Ci siamo fiondati subito all'hotel, dove ci avevano chiesto di arrivare entro le 22.00 e abbiamo intravisto i nostri amici radunanti.


Non c'è verso di sbagliarsi, dicevano sia maf che il signore che ha preso la prenotazione...ebbene noi SI! Abbiamo passato l'hotel di moltissimo, quindi siamo tornati indietro e vera botta di fortuna l'abbiamo trovato. Cambio al volo, che nemmeno alla ferrari e via! Pronti per la cena!


Il ristorante quello l'abbiamo trovato subito, per fortuna! I nostri erano già lì, noi temevamo di essere in ritardi e invece...i milanesi non c'erano!!


Insomma, non eravamo gli ultimi!!!


La serata è andata avanti tranquillamente, tra scherzi, giochi chiacchiere, vino cibo e risate. E' stato come al solito un bellissimo momento.


Alle una di notte non avevamo il coraggio di lasciarci, fino all'ultimo istante siamo rimasti lì, nessuno aveva veramente il coraggio di andare. Ci siamo lasciati con la speranza di rivedersi alla prossima occasione, un po' tristi ma felicissimi di aver passato insieme una bella serata!



 

venerdì 6 luglio 2007

Ore cruciali

Attesa.


Si, si aspetta. Si aspetta di partire per la magnifica cena che ci aspetta stasera. Rivedremo amici sparsi per il Nord Italia, persone alle quali voglio bene. Molte di queste persone le conosco fisicamente, altre no, ma è come se ci si conoscesse da una vita.


Le magie del forum. Fino ad ora le persone che ho conosciuto sono tutte persone normali e soprattutto brave, gentili, intelligenti. So di essere fortunata, penso di averci messo anche un po' di me in queste relazioni virtuali ma non troppo. A raccontarlo sembra impossibile, però io lo sto vivendo e vi assicuro che è la verità!!


Attesa.


Mio marito sta guidando verso Pisa, sta andando a ritirare un'analisi importante. Non ho aspettative, sono stranamente molto serena. Mi stupisco di questa mia tranquillità, sono anche riuscita a divertirmi, ieri sera e l'altro ieri sera. Il fatto è che sono stanca, non ne posso più di aver paura.  Voglio imparare a vivere senza che la paura prenda il sopravvento, sono io che devo far paura alla paura e non il contrario. E in questo periodo ho anche riscoperto il potere taumaturgico della preghiera. Rivolgersi al Padre per essere confortati e consolati non per chiedere qualcosa, è questo che ultimamente mi da tanta tantissima forza. Il sapere che non sono sola, che Lui è con me, è dentro di me. Molte persone hanno pregato per noi e lo stanno facendo. Sento fisicamente tutta la forza delle loro preghiere.


Attesa.


Vedremo cosa succederà, non si può fare altro.


Nel frattempo gozzoviglieremo, ci divertiremo, rideremo fino alle lacrime con tutti gli amici nordici.


E finalmente rivedrò i miei bambini. Sarà una gioia immensa. E intanto il dolore perde e la gioia vince, almeno per oggi. Domani vedremo.