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giovedì 6 febbraio 2014

Marco Malvaldi e i quattro terribili vecchietti

Qualche mese fa su Sky hanno mandato in onda due episodi  di una fiction tratta da una serie di romanzi dello scrittore toscano Marco Malvaldi.

I due episodi erano tratti dai romanzi della serie dei delitti del Bar-Lume, "Il re dei giochi" e "La carta più alta".

Ho amato talmente tanto l'atmosfera che si percepiva dalle dinamiche dei film, che ho davvero desiderato leggere i romanzi. E allora tramite il tam-tam nei vari gruppi di facebook dove si scambiano ebook ho avuto i quattro files, li ho caricati sul mio amatissimo kindle e ho iniziato a leggerli.

E' come essere improvvisamente catapultati in quella realtà, i quattro vecchietti allegri, sarcastici, ironici e cinici come solo i toscani riescono ad essere. E hanno una livornesità prorompente nei loro modi di fare e di dire. Assolutamente esilarante! E in questo periodo davvero di ridere ne ho assolutamente bisogno!

Consiglio davvero di leggerli questi quattro romanzi e, anzi, spero tanto che Malvaldi pubblichi qualche altro libro di questa serie, sono libri leggeri, che si leggono velocemente, durante la lettura i problemi, i pensieri, lo stress di ogni giorno magicamente scompaiono. Sono libri scritti bene, la trama regge, è molto verosimile, non ci sono escamotage per fare in modo che il finale sia in un certo modo, credetemi ho letto libri gialli assoslutamente non verosimili e con trame che fanno acqua da tutte le parti (vedi Autopsia Virtuale di Patricia Cornwell...). Non è artefatto, è tutto molto naturale, scorrevole e piacevole.

I due film verranno trasmessi in chiaro da La7, consiglio davvero di vederli, ma non dimenticate mai che, per quanto la trasposizione cinematografica di un film possa essere fedele non potrà mail rendere l'atmosfera del libro. E comunque questi due film sono molto piacevoli. Buona parte degli esterni è stata girata a Marciana Marina, dove ho trascorso qualche vacanza estiva, e mi ha fatto piacere riconoscere quei luoghi a me familiari. La trama è stata modificata in diversi punti, ma tutto sommato l'atmosfera è la stessa del libro, quindi per me è più che sufficiente.

Unica nota dolente è la prematura scomparsa di Carlo Monni, l'attore che interpretava Ampelio, ha dato uno spessore e un carattere al personaggio, cosa che solo lui, con la sua arte e la sua maestria poteva fare. Senza farlo diventare una macchietta, ha dato non solo colore ma anche spessore e caratura al personaggio. Una perdita immensa.

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