Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

lunedì 12 aprile 2010

Certo che....

La cattiveria e la malignità delle persone non ha veramente limite, né senso.
Vi racconto l'antefatto. Qualche mese fa ho fatto "outing" alla mia responsabile, che conosco da circa 10 anni, e le ho parlato del grosso disagio lavorativo e personale che ho nel mio ufficio. Lei, dopo averci pensato su un po' e aver preso atto del mio grande disagio ha fatto in modo che io potessi andare a lavorare in un'altro ufficio. Qualche giorno prima di Pasqua mi ha chiamato e mi ha comunicato che questa opzione purtroppo non poteva più essere presa in considerazione. E quindi rimarrò nel vecchio ufficio.

Dovrò convivere con le colleghe che rimangono lì dopo una ristrutturazione, quindi devo giocoforza farmi piacere le colleghe che mi ritrovo, maligne, cattive, grette e soprattutto veramente poco intelligenti (a parte la grande mantide, la manipolatrice). Dovrò essere più intelligente, più tollerante, più aperta e furba di loro...un po' il ruolo mi spaventa...

Sarò in grado di essere più avanti di loro? Ho moltissimi dubbi, temo che questa situazione provvisoria sia alla fine come tutte le cose nella mia amministrazione: temporaneamente duratura.

Vale il vecchio detto: "Che Dio ce la mandi Bona e senza vento!"

2 commenti:

  1. avrai tutta la nostra solidarietà e per quel che conta potremmo valutare strategie e piani... saremo come degli infiltrati nelle linee nemiche...
    dici che mi faccio prendere dall'entusiasmo? ;)

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