Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

lunedì 5 novembre 2007

Ho fatto un sogno

Ogni tanto mi capita di sognare, sogni belli, sogni brutti, a colori e in bianco e nero. Sono anche riuscita, ma capita pochissimo, di farmi sogni stile film, sempre film d'azione, con un inizio e una fine. Allora mi diverto tantissimo, quando li faccio! Purtroppo però capita molto poco spesso. Non ho ancora sognato il mio babbo, penso che i nostri cari tornino nei nostri sogni per darci aiuto o per farci sapere che ci vogliono bene. Forse il fatto è che io lo so bene quanto bene mi vuole e quanto gliene voglio io, quindi per ora non ci sono motivi per rivederci.


C'è però un sogno ricorrente che faccio da quando sono piccola e che non ho mai smesso di fare. E' ciclico, ogni tanto zac! Il sogno arriva.


Sogno di precipitare verso il vuoto, da altezze inimmaginabili.


Sono precipitata in tutti i modi possibili, a piedi, in auto, in aereo, correndo, stando ferma, gettata giù dalla rupe da qualcuno (una volta persino da mio zio) o per distrazione.


L'ultima volta è accaduto la notte scorsa corsa folle in macchina, come al solito ero in ritardo non conoscevo bene la strada e dovevo seguire altre auto che conoscevano il luogo. La strada si trovava tra grattacieli alti, e poi sempre più alti, e posti in un luogo altrettanto alto, sempre più alto. Ad un certo punto invece di girare per il tornante sono andata diritto ed eccolo lì, il solito precipizio: strada senza sbocco, senza guard-rail o protezione e puff, giù nel vuoto. Il vuoto che mi attendeva come sempre a questo punto del sogno, di tutte le tante migliaia di sogni di questo tipo fatti, tutti uguali come contenuto, tutti diversi come svolgimento. Pensavo di provare come al solito il senso di angoscia, di terrore che mi prende sempre prima di svegliarmi e invece no. Mi sono arrabbiata, e nel sogno, mentre precipitavo dicevo "E proprio una grande rottura di scatole, a questo punto precipito sempre....che palle!". E mi sono svegliata.


Non ho provato terrore o angoscia, ero soltanto indispettita dal fatto che tutti questi sogni finiscono sempre così.


Penso di aver segnato un punto a mio favore. Penso che forse questa fase sia finita. Forse davvero sto diventando grande. La cosa un po' mi fa paura, ma ne vale assolutamente la pena!


Forse la prossima volta mi succederà qualcos'altro di brutto nel sogno, ma almeno forse non precipiterò più, o almeno me l'auguro!

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