Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

giovedì 3 maggio 2007

Da ora in poi basta delegare!!

Questo è il grande proposito che mi sono fatta. Spero davvero di riuscire a mantenerlo, perché gli impegni non sono uno scherzo, anzi! Ieri sono tornata a casa e ho trovato lì la ragazza che mi aiuta. Ho mangiato qualcosa velocemente poi sono dovuta andare a una riunione con il capo dell'impresa che sta facendo i lavori alla casa nuova. In quella mezz'ora è successo di tutto. Principalmente la tipa aveva fatto una lavatrice multicolor, un qualcosa di arancione aveva scambiato e ha tinto tutta la lavatrice di arancione. In quel momento ho realizzato che c'era qualcosa di sbagliato. Che non era giusto che io delegassi tutto quanto a lei. Non perché non ne sia capace, ma anche e soprattutto perché le ho dato una responsabilità che non le competeva. Per questa mia mancanza ho distrutto due magliette dei bambini. Era roba buona, roba di marca, cosa che io non compro assolutamente mai. Non li voglio abituare e sinceramente non mi interessa, ma questo non toglie che io non apprezzi la qualità di queste magliette. Ebbene, adesso sono stracci da dare in terra, e forse non li userò neppure per questo, mi piange il cuore vederle in questo stato.  E come se mi fossi svegliata da un incubo. Il fatto di star male non mi faceva vedere le cose come realmente sono. Io ho lasciato andare tutta una parte di vita che oltre a competermi mi faceva veramente rendere conto delle cose. Io non sono più padrona di tornare a pranzo a casa perché lei è lì che sistema e mette a posto. Ormai la situazione è diventata difficile. Non so come fare a ridimensionare un rapporto che ha preso una strada che non doveva prendere. Lo so che mi ha fatto comodo per un certo periodo, ma ormai quando torno a casa trovo tutto asettico, sistemato  messo a posto e in ordine, di un ordine che non è mio e non mi appartiene. Io sono più tipo disordine organizzato. Lo trovo anche bello a vedersi, rende la casa più vissuta, più vera. Ormai la decisione è presa. Non voglio più permettere che persone estranee mi impongano il loro modo di essere. Voglio molto bene a questa ragazza, ma desidero che le cose vengano fatte come voglio io. Vedremo se avrò il coraggio e le "palle" per sistemare tutto quanto.

3 commenti:

  1. io sono per le soluzioni graduali. Non andrete presto a casa nuova? allora, aspetta quel momento per le "rivoluzioni". Per ora perchè non cominci piano piano con la lavatrice? il prossimo step potranno essere i letti o gli armadi o che so io. Non è facile che un'altra persona faccia le cose a modo tuo: ti tocca addestrarla o soccombere! :)

    Buon lavoro di recupero dei tuoi spazi!

    splash!

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  2. D'accordissimo con la sirenetta, tieni ben stretto l'aiuto che hai, perchè il passaggio nella casa nuova richiederà moltissimi aiuti! Piuttosto sforzati di insegnare alla ragazza: ne guadagnerà lei in professionalità e tu in serenità. Comunque meglio se le lavatrici le prepari tu! Io comunque sai quante volte ho fatto lavatrici multicolori? Nonostante l'attenzione, ogni tanto ci ricasco!

    api

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  3. L'intenzione è proprio gradualmente di riprendermi degli spazi che soprattutto per stanchezza avevo lasciato liberi. Per la casa nuova mi sa che mi dovrò trovare un nuovo aiuto e la cosa mi preoccupa moltissimo. La mia amica probabilmente l'anno prossimo tornerà in Moldavia. Le stanno costruendo una casa nuova e là potrà aprire un negozio di parrucchiera.

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