Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

martedì 7 aprile 2009

Una Prece

Dopo aver sentito e seguito le notizie del Terremoto in Abruzzo, non ce la faccio proprio a scrivere.


Penso a tutte quelle persone senza più un posto dove stare, che si sono visti le famiglie distrutte, devastate.


Un po' a causa del mio lavoro penso a quei poveri studenti che sono rimasti sotto le macerie della Casa dello Studente, ragazzi trapiantati da un'altro posto, da un'altra realtà, che sono periti o si sono salvati per pura fatalità.


Ora più che mai è necessario stare vicino a queste persone. L'istinto è stato quello di dire: mollo tutto e vado anche io ad aiutare, ma non è possibile. Hanno detto che servono aiuti specializzati, io cosa mai potrei fare? Sarei solo d'intralcio. E allora mi dico che posso fare qualcosa anche qui, magari può sembrare sciocco, senza senso, ma forse, pregando per loro posso dare il mio contributo.


Anche se può sembrare retorica, perché non spendete un secondo e mezzo del vostro tempo per dire, pensare, abbozzare una preghiera per loro. Magari può sembrare sciocco, ma spendere tre secondi del nostro tempo, fermarsi a pensare a loro, forse può anche non essere poi così banale.


La tragedia sta assumendo ora dopo ora dimensioni epiche, quindi purtroppo non c'è altro da dire o da scrivere. Finsico così come ho iniziato : una prece.

2 commenti:

  1. Giusto ... ogni sera :)

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  2. ogni santo momento che apro il sito di Repubblica

    ogni santa notte che arriva il terremoto anche da noi :(

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