Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

mercoledì 15 aprile 2009

Solitudine

Ogni tanto si affaccia, subdola e vestita a festa, e si insinua nelle mie viscere, nelle mie ossa, dentro ogni minimo spazio dentro di me.


Sembra affabile, mi guarda con il suo sguardo languido e mi irretisce con la sua voce suadente. Io mi lascio sedurre, sono un essere sensibile alla bellezza e poi, all'improvviso, si toglie la maschera e rivela la sua vera natura, il suo vero volto.


E non è più la meravigliosa creatura che mi era apparsa all'inizio, i suoi capelli biondi e soffici all'improvviso sono grigi e aridi.  Il suo sguardo aperto e benevolo diventa un coltello che ti entra direttamente nel cuore. Da madre, musa, dea diventa un'essere sterile e infido, è incapace di qualsiasi tipo di consolazione.


Mi invade, subdola e silenziosa,  piano piano mi satura l'anima e mi impedisce di provare qualsiasi tipo di emozione, non c'è più rabbia e la disperazione, ma  non esiste piùneanche la gioia e la festa. Impregna l'ambiente con il suo grigiore, come se la sua ragione d'essere sia solamente quella di rendere la mia vita priva di qualsiasi colore.


E' lì che ti ho scovata, nascosta proprio dietro la mia ombra. Adesso so chi sei e dove ti nascondi. Non potrai mai più farmi del male, te lo impedirò con tutte le mie forze!!!

3 commenti:

  1. Mah....a volte va, a volte meno...ci si tira su le maniche e si va avanti. La consapevolezza di ciò che ci sta accadendo è già moltissimo.

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  2. già

    del resto come potremmo apprezzare i momenti belli se non ci fossero quelli brutti?

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