Domenica scorsa, alla fine della Messa il Don dà le comunicazioni. Le sue non sono le solite comunicazioni del tipo lunedì pomeriggio rosario e adorazione, mercoledì sera messa e catechesi etc.... sono comunicazioni di natura molto varia, si va dal film che lo ha colpito in maniera particolare, o la mostra d'arte che ha messo su un amico comune o l'idea di un nuovo progetto collettivo non strettamente legato alla religione, o consigli di lettura.
Quest'ultima parte la amo più di tutte, perché lui è un lettore compulsivo, dorme pochissimo e legge tantissimo, a differenza della sottoscritta che dorme pochissimo e legge altrettanto poco, o per lo meno non quanto desidererebbe fare! E poi legge davvero di tutto, romanzi storici, narrativa, saggistica. Insomma ha dei gusti piuttosto ampi.
Insomma ci ha consigliato un libro di un'autore bolognese, Stefano Baldi, il titolo è appunto "Sia fatta la tua volontà" Editrice Newton-Compton. E' un libro scritto nel 2008, durante la malattia dell'autore che purtroppo è mancato nel 2009, vittima di una recidiva di un cancro con il quale ha combattuto tre anni.
Complice il mio nuovo Kindle, la sera stessa l'ho scaricato e l'ho letto in pochi giorni. E ho scoperto un tesoro prezioso.
La storia può sembrare una storia come tante, ma è proprio qui la bellezza di questo libro, una storia normale dove i protagonisti sono persone assolutamente normali. Persone così impegnate a vivere dentro le convenzioni mentali ristrette, dove non è contemplata la malattia né tanto meno la morte. Morte con la quale il protagonista, un giovanotto di belle speranze che a 26 anni si ritrova catapultato in una realtà differente. Luca, chiamato Lazzaro dagli amici, scopre di avere un tumore ai polmoni. E qui iniziano le riflessioni, le paure, le angosce che lo divorano e lo annientano fino all'incontro con un prete, uno di quelli speciali. Don Edoardo ha un carisma particolare, riesce ad entrare nel cuore di questo ragazzo e fargli capire che il poco tempo che il suo orologio biologico gli concede può essere speso bene.
E allora si accorge di avere una madre eccezionale, che senza fare rumore ha tirato su lui e suo fratello che ha un handicap mentale fin dalla nascita. Si accorge che suo fratello, che molti considerano un povero scemo, è una persona molto più intelligente e in gamba di tanti altri che si definiscono "normali". Che lui può provare amore e gioia semplicemente vivendo con loro. E soprattutto non nasconde la testa sotto la sabbia quando si accorge che proprio accanto a lui si sta consumando una tragedia che tutti conoscono ma di cui nessuno parla. E allora diventa amico di quella ragazza schiava, prigioniera di uomini senza scrupoli, e, a differenza di tutti gli altri, invece di guardare prova ad agire.
E questo gesto rimarrà nel cuore di tutti. Segnerà la differenza tra una vita lunga ma vuota e una vita ahimé breve ma intensa e vissuta fino in fondo.
Questo libro dovrebbe essere sul comodino di tutti, non perché contenga delle nozioni di catechesi, ma perché può essere un esempio di come fare a non cadere nel trabocchetto di una vita apparentemente piena, ma di cose vacue, senza senso, senza significato. Quanti di noi si arrovellano intorno a questioni che poi alla fine se ci pensi bene non hanno senso? Il successo? Il potere? Il denaro? Che te ne fai se alla fine non hai nessuno che ti ama o che puoi amare?
Il libro l'ho trovato ieri sera all'Esselunga mentre facevo la spesa, quindi è facilmente acquistabile. Se volete avere informazioni sull'autore potete andare su questo sito internet, http://www.stefanobaldi.net/, troverete la storia di un grande uomo, che purtroppo ha avuto il tempo per scrivere solamente questo romanzo, ma che rimarrà nella memoria di tanti.
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