Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità.
Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. La storia continua.

sabato 22 settembre 2007

Sono agguerritissima!!!!!

Nel mio Ente hanno inventato un sistema molto simpatico per far avanzare tutti coloro che si trovano in una determinata posizione economica in quella successiva.


Poiché il denaro c'era per tutti, hanno deciso che non si doveva fare un concorso. Si doveva però fare una domanda con su scritti tutti i corsi di formazione alla quale abbiamo partecipato in questi 3 anni, e soprattutto la pagella.


La "pagella" consiste in una pagina dove c'è una tabella con tre caselline. Le caselline sono sei, tre per argomento: Come e quanto sei collaborativo: sufficientemente, attivamente e molto e Attenzione alle esigenze dell'utenza e risoluzione dei problemi, sempre sufficientemente attivamente e molto.


La presunzione a volte è una brutta bestia, si presume che tu faccia bene il tuo lavoro e che il responsabile se ne renda conto e valuti il tuo lavoro secondo il TUO metro. E ti ritrovi non solo ad avere presunto un certo tipo di comportamento ma anche ad essere presuntuoso. E invece no. Nonostante io tiri avanti la carretta da sola, che mi crei e risolva i problemi,  che tanto anche se ho bisogno nessuno mi viene ad aiutare, questo non è bastato. Attivamente coinvolta. Le spiegazioni che ha dato il responsabile è stato che non voleva far torto a nessuno e ha negato i tre punti a tutti.


Non so sinceramente da che parte è uscita questa valutazione, i metri e i criteri che hanno portato il mio responsabile ad arrivare a ciò. Sono ahimé abituata a lavorare con coscienza e con passione, nonostante il mio orario ridotto, nonostante il periodo non sia dei più semplici ho sempre cercato di non mollare il lavoro, anche se la mia famiglia viene comunque sempre prima di tutto. E forse per certe persone, che dovrebbero essere responsabili ma lo sono soltanto sulla carta, questo potrebbe essere considerato un handicap, per me però rappresenta la mia ancora di salvezza ed è proprio il mio punto di forza!!!


Non so se essere arrabbiata, delusa, o triste. So soltanto che questa situazione deve necessariamente cambiare. Non so in che modo e in che tempistica ma qualcosa deve assolutamente cambiare. Non voglio più avere un responsabile fantasma che mi molli nelle situazioni più difficili, anche se ho tante persone che conosco che mi aiutano, questo non è giusto. Non voglio più accettare certi ricatti e certe discriminazioni.


Nei prossimi tempi ci saranno necessariamente decisioni da prendere, anche dolorose, e soprattutto cambiamento. Ho una necessità di cambiamento assoluta!


Mondo, scansati che arrivo io!!!!!!

2 commenti:

  1. Il mio commento questa volta è serio. Forse dovrei firmarmi con il mio nome e non con il nick, in fondo sono o no una sindacalista?!?!

    Purtroppo, lavorando anche io nella PA, devo dire che se c'è una cosa odiosa nella riforma che stanno tentando di mettere in atto, e che getta al vento anni di lotte, è quella che riguarda la cosiddetta "meritocrazia", e che io con un termine forse poco ortodosso definirei "leccaculismo". Quello che mi chiedo è, con che criterio rendiamo possibile un avanzamento di fascia, che poi è soprattutto una fascia di reddito? Anche se è poco elegante, voglio portare come esempio il mio caso personale. Ho solo 8 anni di anzianità di ruolo (i 7 anni precedenti ero precaria, quindi non contano), che sono un handicap di partenza. Però: ho un diploma, una cultura universitaria (purtroppo non terminata, però quando arrivo a fare i concorsi interni la base culturale gioca un ruolo fondamentale), vari corsi tutti frequentati all'esterno (e quindi pagati da me), uno stato di servizio praticamente immacolato finché non mi sono ammalata abbastanza seriamente tre anni fa (forse ci vogliamo attaccare qui?), mai una lamentela né da parte mia né da parte dei superiori. Ufficialmente, sarei in fascia di merito. Invece no: io faccio gli scioperi, faccio attività sindacale, sono quella che si definisce una rompicoglioni, e, sì, senza falsa modestia, penso. Forse queste fasce meritocratiche vogliono creare una generazione di lavoratori-robot non pensanti? Sono molto delusa e sto perdendo fiducia nella politica, che mi sembra sempre più lontana da "noantri".

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  2. Tutto il mondo è paese...o sarebbe meglio scrivere tutta la p.a. è nella stessa identica situazione. Per fortuna non ho l'ansia di far bene il mio lavoro, mi piace e mi appassiona quindi è una semplice conseguenza. E' la sensazione di andar avanti in un circolo chiuso che a questo punto mi fa star male. Credevo che il mio piccolo angolo fosse al sicuro da questa politica che non ha saputo creare altro che persone scontente e precarie, ma mi sono resa conto di essermi sbagliata. E moltissimo. Con questa nuova consapevolezza ho deciso che le cose più importanti sono io e la mia famiglia. E poi come dice Beppe Grillo 'affanculo tutto il resto!

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