Questo periodo sono davvero stanca. Sto cominciando ad accusare la mancanza dei ragazzi, e le vacanze mi sembrano così lontane, e per giunta sono anche dovute finire prima.
Così mi trovo a fantasticare, di trovarmi su spiagge bianchissime, con mari cristallini dove non si capisce dove finisce il mare e dove inizia il cielo, accarezzata da brezze tiepide e profumate di fiori e di mare. Lasciarmi cullare tra le onde, in un abbraccio totale, un tutt'uno con l'acqua tiepida, come avvolta in una morbidissima coltre che riesce a coprire tutti i brutti pensieri, tutte le ansie, tutte le fatiche, tutte le malinconie.
Compagni di viaggio i miei sogni e le mie speranze: sento che la vitalità si rinnova, goccia dopo goccia, essa rinasce ogni giorno, per rendermi pronta ad affrontare tutte le difficoltà che la vita mi pone dinanzi ogni giorno.
Mi rendo conto di essere in un periodo di transizione, non l'ho chiesto, mi ci sono trovata, e sento che è necessario scegliere, e queste scelte cambieranno totalmente il mio atteggiamento nei confronti della vita, soprattutto quella spirituale, e allora non si è né di qua né di là, né dentro né fuori. Mi sento sospesa nel vuoto, come se tutto il bene e tutto il male mi stia sopra e sotto e io lì nel mezzo. In attesa di fare un movimento, anche impercettibile, che mi porti o di sopra o di sotto. Ogni energia, ogni essenza è impegnata in questo estenuante e faticoso compito, superare la zona di non-vita e arrivare alla luce della vita, alla fonte dell'energia, perché non ne sia mai più priva.
Davanti a me c'è la sicurezza, la consapevolezza che non mi sarò mai più da sola, che il Padre mi accompagnerà per sempre, sarà sempre con me e io con Lui. Il desiderio di abbandonarmi a Lui è forte, ma certe volte le cose più semplici sono le più ardue. La nostra volontà ci impone a volte il contrario di ciò che il nostro istinto, guidato dallo Spirito, ci suggerisce difare. E' una lotta all'ultimo sangue, dove il più forte l'avrà vinta. Ed è una lotta dove il risultato non è scontato, può veramente accadere di tutto.
Dopo ci sarà la pace, la tranquillità: la vita scorrerà su altre acque, che non è detto che debbano rimanere limpide e tranquille, e, anche se diventeranno scure e agitate ci sarà sempre una zattera pronta a trasportarmi quando non sarò in grado di nuotare.
Oggi è una giornata un po' così.
Qualche volta mi fermo a riflettere e da una parte invidio le persone che hanno queste granitiche certezze.
RispondiEliminaSe fossero così granitiche le mie certezze non mi sentirei così. Ti ringrazio per la fiducia.....
RispondiEliminaCoraggio! Il fatto di essere "quarantenne" ci fa trovare in una situazione privilegiata: in cima alla montagna a guardare il panorama.
RispondiEliminaFirmato: un 40enne
coraggio che tutto prima o poi passa. Ah, comunque vedrai come sarà diverso quando sarai cinquantenne vicino ai sessanta....mbciù!
RispondiEliminamonè
Io sono in transizione da una vita, ma una mano quando arriva?
RispondiEliminaAlo.
P.s.
Smack cara.