Ho deciso di scrivere sul blog questo brano tratto dalla Prima lettera ai Corinzi di San Paolo. Prima di tutto perché mi piace, è un brano che leggo e rileggo, e poi perchè, anche se è stato scritto 2000 anni fa, lo trovo di un'attualità sorprendente. Se ci fosse più carità questo mondo forse potrebbe essere leggermente migliore. Leggete meditando.
" Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità."
L'inno alla carità è interminabile... in tutta l'estensione della parola...
RispondiEliminasu www.sognandoemmaus.ilcannocchiale.it (ho visto che hai inserito un commento...) ho scritto a San Paolo (Caro Paolo ti scrivo....). Oggi è più atutale che mai!
Meraviglia, davvero! Hai visto "Film blu" della trilogia di Kieslowski e l'uso che fa del brano? Ti lascio un link (ma se non hai visto il film ed hai intenzione di farlo non leggerlo!):
RispondiEliminahttp://www.spigolature.org/mambo/index.php?option=com_content&task=view&id=52&Itemid=247
Ah... San Paolo!
RispondiEliminaAmo particolarmente queste parole e mi permetto di inserirle.
Un grosso bacio,
Luana-Annarita
'...Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte. (2 Cor 12,7-10)
:DDD Questo brano, bellissimo, è quello che io scelsi per il matrimonio della mi sorella e mi piccai di leggere in chiesa. Risultato: lo singhiozzai,piangendo, vinta dall'emozione, dall'inizio alla fine. una figura di merda immemorabile!! :DDD
RispondiEliminaericas
@ericas Anche io l'ho scelto per il mio matrimonio religioso. E l'ho letto tutto d'un fiato. Ero all'inizio del cammino ma già, senza sapere, avevo intuito che Paolo avrebbe avuto un posto specialissimo nel percorso! E poi secondo me non hai fatto una figuraccia, hai soltanto dimostrato di essere una persona sensibile che vuole bene alla sua sorella. Se è figura di m questa..... PS quando andiamo a Roma?
RispondiEliminaA roma? a fa che?
RispondiEliminaericas
A fare un giro, ad andare a S. Paolo fuori le mura per l'anno paolino....insomma una giornata allegra e ciarliera!
RispondiEliminaanche a me ogni volta che leggo questo capitolo colpisce molto. mi fa pensare come Cristo possa entrare nella nostra vita e mi meraviglia un pò il fatto che san Paolo sia stato un persecutore dei cristiani e poi, dopo la conversione, abbia scritto una cosa così bella sulla carità. egli è stato l'unco uomo a capire cosè l'amore verso gli altri e qual'è il comandamento fondamentale della vita cristiana. l'amore è una retta infinita, maestro di vita ed'è l'arma, l'unica, vincitrice sul peccato.
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